Si sono svolti ieri a Casaleto i funerali dell’arch. Giancarlo Ragazzi, l’architetto di Berlusconi. Aveva sposato una piacentina, figlia di una signora di 106 anni che vive nella nostra provincia. E’ stato sepolto nell’avello di famiglia.
Aveva incontrato Berlusconi nel 1963, quando il Cavaliere del lavoro (non ancora il Cavaliere) aveva appena fondato l’Edilnord. L’allora sconosciuto imprenditore aprì un cantiere a Brugherio e uno dei primi appartamenti venne acquistato proprio dalla famiglia Ragazzi. L’arch. Giancarlo si fece subito conoscere e seppe – insieme a un’equipe di altri giovani architetti – interpretare le intuizioni di Berlusconi, disegnando una trentina di residenze a Segrate: molto verde; case belle, moderne e funzionali, un centro residenziale, un centro direzionale, uno sporting club, un albergo, un residence, un centro religioso. Berlusconi si fece anche amministratore di condominio: solo per andare alle assemblee dei “suoi” condòmini e sapere che cosa in realtà pensavano delle case da lui realizzate.
Ragazzi fu uno dei primi progettisti di Milano 2, Milano 3 e degli immobili collegati.
Quando, nel 1986, Berlusconi comprò il Milan, Ragazzi fece insieme ai suoi primi collaboratori un giro negli Stati Uniti per studiare gli stadi più all’avanguardia e l’architetto progettò un anello in più (il terzo) di S. Siro. L’occasione era quella dei Mondiali del 1990.
Giancarlo Ragazzi aveva appena compiuto 80 anni ed è scomparso domenica dopo una lunga malattia, confortata dalla fede e dalla numerosa famiglia.