Sono più di due milioni e 100 mila le bottiglie di Gutturnio prodotte e commercializzate da Cantina Valtidone nel corso del 2017, con un incremento di oltre il 10% rispetto all’anno precedente. Il dato riguarda tutti i tipi di gutturnio che l’azienda vitivinicola valtidonese produce con le uve dei suoi 220 soci, dal frizzante al fermo fino al superiore e al riserva e per le bottiglie tradizionali da 0,75 cl.
“E’ un risultato impressionante – commentano in Cantina – che inorgoglisce dal nostro punto di vista perché testimonia una crescita costante della nostra produzione, qualitativa e quantitativa. Negli ultimi due anni abbiamo introdotto la nuova linea 50 Vendemmie che comprende anche un Gutturnio in versione frizzante e uno in versione ferma, entrambi capaci di conquistare il favore del pubblico e degli addetti ai lavori. Nell’ultimo periodo del 2017, inoltre, abbiamo inaugurato la nostra prima linea di vino biologico e vegano, BIO’ VALTIDONE, che presenta anche un gutturnio frizzante tra le sue referenze. Senza dimenticare i nostri Gutturnio “storici”, come il Julius, il Caesar Augustus e il Bollo Rosso Riserva che sono sempre molto apprezzati”.
L’incremento delle tipologie di gutturnio proposte dalla cantina borgonovese è sicuramente uno dei motivi del record di bottiglie vendute nel 2017, ma non l’unico. Il Gutturnio, infatti, vino tipico piacentino che nasce da uve di barbera e bonarda, sta registrando negli ultimi anni un deciso innalzamento nel gradimento dei consumatori. Da una ricerca IRI commissionata da Vinitaly nella primavera del 2017, il Gutturnio si piazzava infatti al 14° posto tra i vini più venduti in Italia, con una crescita annua del 7%.
“Il Gutturnio si sta imponendo sul mercato e questo non può che fare piacere, perché pensiamo possa essere anche un veicolo di promozione del territorio, essendo inscindibile il rapporto tra questo vino e il piacentino. Siamo orgogliosi di aver contribuito con le nostre 2 milioni e 100 mila bottiglie vendute nel 2017 al deciso aumento della diffusione di questo vino, capace di abbinarsi a tutto pasto, dai salumi ai primi piatti della tradizione culinaria piacentina, fino alle carni alla griglia, ai bolliti, agli arrosti o ai brasati, diventando un must sulle tavole degli italiani”.