A Grazzano Visconti aleggia l’ombra del terzo fantasma

Non c’è due senza tre e anche Grazzano Visconti non si smentisce. Dopo le apparizioni del fantasma Aloisa e  di un vecchio vestito da prete, ecco la terza inquietante presenza nel borgo, materializzatasi sotto forma di ombra immortalata dall’obbiettivo fotografico.

Radio Sound

La notizia è stata diffusa dall’ E.P.A.S. European Paranormal Activity Society  sezione di Piacenza nel corso di una conferenza stampa che si è svolta il 16 settembre 2017 in collaborazione con l’associazione che gestisce il Museo Internazionale  delle Torture.

Marcello Chichinato presidente di E.P.A.S. riporta le prove e le anomalie più significative emerse dalle analisi e trattate durante l’evento all’interno del museo delle torture di Grazzano Visconti.

“Sono avvenuti diversi episodi di distorsione del campo magnetico alcuni spiegabili altri no – dice Chichinato– abbiamo riscontrato dalle analisi audiometriche e ambientali. Diversi suoni e voci interessanti sono emerse dopo la pulizia della traccia audio eliminandone i disturbi di frequenza riconducibili ad echi del passato ossia il cosiddetto fenomeno delle voci elettroniche E.V.P. e  diversi scompensi nelle batterie delle strumentazioni che nonostante fossero a piena carica e nuove si sono esaurite in men che non si dica – precisa Chichinato. Altra anomalia è capitata a due persone del nostro gruppo che non si sono sentiti bene, vuoi per il gran caldo che scemava da 39 gradi centigradi a 32 con picchi elevati fino a scendere sotto i 10 e poi per risalire repentinamente oltre i 30 o vuoi per eventuali altri motivi naturali, ma la stranezza è nella tempistica e nei sintomi praticamente identici ( spossatezza, affaticamento, mal di testa, perdita dell’equilibrio e senso di nausea percependo un odore olfattivo simile all’incenso). La stranezza delle tempistiche risiede nel fatto che come si è sentito bene uno, l’altra è stata male, fortunatamente dopo pochi minuti si sono ripresi”.

Chichinato precisa che i posti individuati dove si sono verificati  picchi anomali elettromagnetici di maggiore intensità sono L’Altarino dell’Inquisitore pezzo originale del 600/700 , associati a odori strani disfunzioni termiche, analisi audiometriche molto particolari.

“La Sala delle Maschere dell’INFAMIA dove è stata immortalata da uno scatto fotografico dei nostri operatori un’ombra anomala. Prima di esibire la fotografia alla conferenza è stata attentamente studiata filtrata e scansionata anche grazie all’ausilio di uno studio di analisi fotografiche di Roma che attraverso uno spettrofotometro, sono riuscite a determinare che non si tratta né di un fake fotografico montato ad arte né una macchia, una traccia di unto o sporco o un ostacolo posto sia all’interno che all’esterno dell’obbiettivo ma effettivamente di un qualcosa fra il materiale ed immateriale non spiegabile razionalmente.

Nel piano superiore dell’edificio completamente vuoto, sono stati registrati strani e repentini cambi di temperatura e picchi elettromagnetici inverosimili”.

“Suggestione, affaticamento, ipersensibilità, diverse e più ipotesi razionali possono essere fatte – afferma Chichinato – rimane comunque un caso anomalo e altre anomalie sono capitate nel corso dell’indagine. In conclusione da ricercatori io ed il mio Team possiamo dire che effettivamente all’interno del Palazzo che ospita il Museo Internazionale delle Torture strani fenomeni anomali si verifichino ma di natura benigna quindi nulla di malvagio, identificati come echi del passato, tracce residuali di energia, ombre anomale. Dal mio punto di vista e sfatato che nulla di pericoloso vi sia all’interno consiglio vivamente di visitare questa mostra interessantissima dove storia e cultura la fanno da padroni”.

Tutti i particolari sono stati illustrati presso il borgo di Grazzano Visconti nel corso della conferenza stampa realizzata  in collaborazione con l’associazione che gestisce il Museo Internazionale  delle Torture, relatore Stefano Frontini responsabile della mostra omonima, il Cineclub Cattivelli di Piacenza relatore il Presidente Curallo Giuseppe, il Direttivo Internazionale dell’associazione E.P.A.S.  con il Fondatore e Presidente Internazionale Massimiliano Maresca, E.P.A.S. Sez. Piacenza relatori Marcello Chichinato con i membri del team che hanno svolto l’indagine: Cristian Girandola  storiografo della sezione, Rocco Americo fonico e ricercatore, Roberta Bacchetta fotografa e ricercatrice, Daniele Grilli Cameramen e vicepresidente,  Alessandro Ferronato tecnico addetto alle strumentazioni. Collaboratori esterni:Renato Bellobuono cine-video operatore, Marco Delli Bergoli fotoreporter freelance

Nel corso della serata sono stati trattati diversi argomenti di interesse scientifico storico culturale e presentati diversi progetti di prossima realizzazione, una convention nazionale sul mondo del horror e paranormale a MILANO a marzo 2018 che vedrà ospiti insieme a Frontini e al Museo delle Torture la nostra Sezione di Piacenza, in modo da poter far conoscere le rispettive associazioni e future collaborazioni ed infine i risultati positivi emersi dall’analisi di tutto il materiale ottenuto durante questa indagine all’interno del palazzo dell’Istituzione sede della mostra.