Gli optometristi avvertono: “L’abuso di smartphone, tablet e computer può danneggiare la vista”

“Attenzione ad abusare nell’utilizzo degli smartphone, tablet e computer: la vista può essere danneggiata”. È questo un forte messaggio scaturito nel corso dell’incontro organizzato dall’Assopto Piacenza e fortemente voluto dal suo presidente Fabio Zanacchi. La serata svoltasi nella Sala Congressi dell’Unione Commercianti Piacenza aveva come titolo “La vista c’è…è la visione che manca” e si inquadra nell’ambito delle iniziative previste della campagna “Ottobre mese della vista. Visione”. All’incontro organizzato da Assopto Piacenza hanno portato il loro saluto l’Assessore alle Politiche Scolastiche ed Educative Erika Opizzi e l’Assessore ai Servizi Sociali ed all’Infanzia Federica Sgorbati.

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Nel loro saluto i due Assessori si sono complimentati per l’attualità dell’argomento trattato ovvero quello dell’educazione al giusto utilizzo degli strumenti tecnologici soprattutto quando si parla di bambini ed adolescenti, ricordando ai presenti che nei loro primi atti da Assessore sono questi argomenti di assoluto rilievo.

Relatore dell’incontro, dopo i rituali saluti del Presidente degli Ottici Zanacchi e del Direttore dell’Unione Commercianti Giovanni Struzzola, è stato Giorgio Bollani, Ottico-Optometrista comportamentale, vincitore nel 2001 del premio nazionale “Ferrante” come miglior optometrista dell’anno per aver realizzato il progetto “Educazione alla Visione” destinato alle scuole d’infanzia ed al primo ciclo delle scuole elementari.

Nel suo interessante e dinamico intervento Bollani ha illustrato alcuni studi sulle impugnature corrette e scorrette, sulla postura visiva e sulla qualità dei quaderni scolastici soprattutto quelli da lui progettati e nominati “Easy Write”, con rigatura RQ per facilitare l’apprendimento della scrittura e di una postura visiva corretta.

Momento “clou” della serata è stato come difendersi dalla “luce blu” dei tablets, smarphones e computers, tutti strumenti indispensabili oggi nella nostra vita quotidiana, ma che purtroppo, vediamo troppo spesso essere utilizzati anche dai bambini e dagli adolescenti per molte, forse troppe ore al giorno.

Nel suo intervento Bollani ha esplicitato i problemi legati alla visione nell’era digitale dove l’uso senza regole di questi strumenti sin da bambini, può provocare insonnia, affaticamento visivo ed incapacità di comunicare guardandosi negli occhi.

Insomma per Bollani, l’eccessivo utilizzo dell’apparecchio digitale affatica il sistema visivo con un elevato rischio di precoce alterazione dei tessuti oculari, nonché una riduzione di elasticità del sistema visivo percettivo. Inoltre, per Bollani, l’abitudine ad interfacciarsi con gli altri tramite messaggi e frasi sempre più sintetiche e simboliche, genera un’incapacità di comunicare scrivendo e di dialogare guardandosi negli occhi.

Per Bollani mentre sugli aspetti legati e connessi alla vista i professionisti della visione possono agire tutelando i soggetti esposti alla luce blu con filtri trattamento che hanno la capacità di bloccare almeno in buona parte gli effetti dannosi, per l’altra problematica è necessaria una collaborazione stretta tra genitori, educatori e professionisti per ridurre le ore di utilizzo di questi strumenti digitali.

In conclusione Bollani ha lanciato un forte spunto di riflessione riportando alcune notizie apprese sul New York Times dove si diceva che i veri “magnati della Silicon Valley” sembravano propendere nella decisione effettiva di mandare i propri figli a studiare in scuole prive di qualsiasi forma di supporto digitale.