Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze, la Provincia aderisce alla campagna “InDifesa”

L’11 ottobre è la Giornata Mondiale delle bambine e delle ragazze proclamata dall’Onu e l’associazione “Terres des hommes”, lancia la campagna #Indifesa per accendere ancora una volta i riflettori sui diritti negati. La onlus internazionale che segue diversi progetti di sostegno ai bambini, ha pubblicato il dossier «La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo» relativo all’anno 2016 (risulta in fase di pubblicazione quello del 2017) dal quale è emerso che 44 milioni di bambine al di sotto dei 14 anni hanno subito mutilazioni genitali. Si stima che 86 milioni di ragazze nate tra il 2010 e il 2015 rischiano di subire una mutilazione genitale entro il 2030. Dal dossier emerge che il Paese dove sono più diffuse è la Somalia (98%), seguono Guinea (96%), Gibuti (93%), Egitto (91%), Eritrea e Mali (89%), Sierra Leone e Sudan (88%). Ogni anno sono 16 milioni le nuove baby spose, molte delle quali diventano mamme quando ancora il loro corpo non può sopportarlo: le gravidanze precoci causano ogni anno 70.000 morti fra le ragazze tra 15 e 19 anni.

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La Provincia di Piacenza, con il sostegno della Consiglierà di Parità, ha condiviso la campagna di sensibilizzazione promossa da Terre des Hommes, che mette al centro del proprio intervento la promozione dei diritti delle bambine nel mondo, impegnandosi a difendere il loro diritto alla vita, alla libertà, all’istruzione, all’uguaglianza e alla protezione. Tutto ciò a partire da interventi sul campo, volti a dare risultati concreti per rompere il ciclo della povertà e offrire migliori opportunità di vita a migliaia di bambine e ragazze nel mondo.

Aderendo così alla sesta edizione di “Indifesa”, la Provincia si è fatta promotrice per diffondere una cultura del rispetto e della prevenzione della violenza e della discriminazione di genere. “Al fine di accrescere la consapevolezza riguardo questo problema, che affligge la società moderna – spiega Simona Bellan, consigliera provinciale con delega alle Pari Opportunità – in cui la seconda causa di mortalità al mondo per le bambine e le ragazze tra i 10 e i 18 anni è la violenza, la Provincia di Piacenza si è attivata aderendo ad #Orange Revolution, per dire NO alla violenza e alla discriminazione di genere”.

“La partecipazione a questa giornata comporta per la Provincia – continua la consigliera – la sensibilizzazione dei Comuni del territorio ad aderire alla campagna perché il coinvolgimento e l’adesione delle amministrazioni locali è un segnale importante, poiché sono chiamate a fare la loro parte orientando le politiche di loro competenza verso uno sviluppo sostenibile raggiungibile solo con il contributo e l’impegno di tutta la società civile. Oggi inoltre è stata esposta la bandiera arancione fornita da Terre des Hommes con la scritta “11 OTTOBRE: Giornata Mondiale delle bambine e delle ragazze” ed è stata messa in evidenza sul sito istituzionale l’adesione a tale campagna”.

Secondo i dati del dossier Indifesa sulla condizione delle bambine e delle ragazze in Italia e nel mondo, il 61% delle vittime di reati commessi e denunciati contro i minori sono “bambine e ragazze”, con punte di oltre l’80% per i casi di Violenza Sessuale. E, come testimonia l’Osservatorio “indifesa”, svolto in collaborazione con ScuolaZoo, gli stereotipi di genere e la giustificazione della violenza sono ben presenti anche tra i ragazzi italiani.