Ai microfoni di Radio Sound parla di dura sconfitta la candidata del Pd, Paola Gazzolo: “Ha prevalso un voto di protesta e cambio radicale, durante la campagna elettorale si percepiva che sarebbe stata una mission impossibile, ora è evidente che da subito dobbiamo darci da fare per riconnetterci con il Paese. Il voto piacentino è in linea con il dato nazionale, a quanto pare non hanno pagato le scelte del governo che non hanno parlato alla pancia della gente. E’ un dato molto chiaro”.
Ora che scenari si aprono? “Noi siamo il terzo raggruppamento, è evidente che siamo all’opposizione e non saremo noi a decidere (ride ndr), ora spetta a chi ha vinto partire per costruire le maggioranze”.
“Ho fatto una campagna elettorale intensa, a contatto con la gente, con grande spirito di servizio, e la rifarei. Era difficile fin dall’inizio, una vera “mission impossible”, ma ci ho messo il massimo impegno come di solito faccio quando accetto una sfida. Ci sono battaglie che si sa dall’inizio di non riuscire a vincere, ma che si combattono lo stesso perché ci si crede. Questa è la passione politica, che ho trovato in tante persone che mi hanno sostenuta”.
“Il voto a Piacenza è in linea con il dato nazionale: il Pd ha perso ed è una sconfitta pesante. È prevalso un voto di protesta, un voto di cambio radicale. Mi complimento con chi è stato eletto nel nostro territorio a rappresentare Piacenza e gli auguro buon lavoro: auspico che all’indubbio successo nelle urne corrispondano risultati veri e concreti per la nostra provincia”.
“Ringrazio in ogni caso chi ha scelto il Pd e mi ha dato la sua fiducia”, conclude Gazzolo. “È prima di tutto a loro che penso. Da qui si riparte. Bisogna darsi da fare senza alcun indugio per costruire una nuova idea di futuro, per riconnettersi con il Paese”.
“Liberi e Uguali è stato un flop, dobbiamo riflettere sul fatto che le scissioni non fanno bene al Paese. La proposta del Pd guardava al futuro, probabilmente non siamo riusciti a comunicarla”.