Furbetti del cartellino, lunedì gli interrogatori di garanzia per i primi indagati

Assenteismo, Furbetti del cartellino

Salgono a 24 i dipendenti comunali infedeli sospesi dal lavoro dopo l’operazione “Alta infedeltà” condotta da guardia di finanza e polizia municipale che ha permesso di scoprire cinquanta “furbetti del cartellino”, impiegati che dopo aver timbrato uscivano immediatamente dagli uffici per compiere commissioni personali e private. Gli ultimi due sospesi sarebbero però legati a un filone parallelo all’inchiesta, riguardante alcuni appalti irregolari. Il decreto di sospensione dal lavoro è stato deciso dal Nucleo di Valutazione Interna del Comune di Piacenza composto dai dirigenti Elena Vezzulli, Ermanno Lorenzetti e Laura Bossi. La sospensione ha una durata di un mese, poi per i lavoratori coinvolti potrebbe scattare il licenziamento.

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Lunedì prossimo, 3 luglio, si svolgeranno invece gli interrogatori di garanzia davanti al gip per i primi indagati. Per tutti l’accusa è di truffa: per alcuni di loro si aggiungono le accuse di peculato e falso. Discorso differente per il 60enne che al volante di un furgone comunale raggiungeva una prostituta minorenne con cui consumava rapporti sessuali. L’uomo, infatti, in un caso avrebbe tentato anche di violentare la ragazzina in un motel della città.