«Siamo al rush finale di questa campagna elettorale e il centrodestra è pronto a vincere: la gente non ne può più della sinistra e delle sue politiche fallimentari su tutti i fronti». Ne è convinto Tommaso Foti, candidato all’uninominale della Camera per la coalizione di centrodestra, che carica così la platea intervenuta ieri sera all’auditorium comunale di Podenzano. Con Foti c’erano Pietro Pisani della Lega Nord, candidato all’uninominale del Senato, Giancarlo Tagliaferri, candidato per Fratelli d’Italia al senato, ed Elena Murelli, candidata per la Lega alla Camera.
Tommaso Foti ha ribadito il no del centrodestra a inciuci con la sinistra: «Non governeremo mai con chi ha portato alla rovina questo Paese». Troppi i voltagabbana in Parlamento – insiste Foti – «e noi non vogliamo prendere in giro gli italiani». Come primo esempio parla di immigrazione: «Potremo mai governare con chi crede di potere portare l’Africa in Italia?». E fornisce un numero: se sulle nostre coste sbarcano all’anno tra i 300 e i 400mila immigrati, di cui una solo una minima parte è costituita da veri profughi, sono migliaia i nostri giovani laureati che ogni anno lasciano l’Italia. «A cosa serve dunque investire sull’istruzione e sull’università se poi facciamo scappare i “frutti” dei nostri investimenti?». L’affondo arriva anche sullo ius soli: «Hanno tentato di far approvare una legge che non serviva a sanare la condizione dei bambini, come ci volevano far credere, ma serviva a regolarizzare 800mila persone che avrebbero acquisito la cittadinanza e quindi il diritto di voto».
E sulla crisi: «Se è vero che stiamo recuperando poco alla volta – spiega Foti – è altrettanto vero che siamo ancora lontani dai livelli pre-crisi e il divario tra noi e il resto d’Europa è enorme». L’ago della bilancia sono le tasse: «Dovremo abbassarle subito – dice il candidato – non solo sulle persone fisiche, ma anche sugli immobili, perché per la sinistra la proprietà è un furto, per noi un valore».
Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia è partito con un tema locale di stretta attualità per i piacentini ovvero la tangenziale di San Giorgio «per anni promessa sugli organi di informazione dal centrosinistra ma mai realizzata», e ciò per sottolineare l’inconcludenza di certe politiche; poi è passato a livello nazionale toccando un tasto dolente: il mondo delle partite Iva. «Parliamo di un numero enorme di lavoratori – ha spiegato – destinati sempre di più a diventare lavoratori di serie C, senza tutele ed esposti alla crisi economica che, nonostante si dica il contrario, facciamo fatica a metterci alle spalle. Lavoratori autonomi e partite Iva, peraltro, diventeranno sempre più numerosi per colpa della cancellazione dei contratti di collaborazione. E’ una categoria che i governi della sinistra hanno tagliato fuori da ogni tipo di garanzia: noi siamo al loro fianco e siamo pronti a difendere in ogni sede i loro diritti».