Il tema dell’autonomia regionale rafforzata torna al centro dei lavori dell’Assemblea legislativa. Questa mattina, infatti, nella commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, è ripreso l’esame della pre intesa raggiunta dalla Regione con il governo Gentiloni, che il nuovo esecutivo ha deciso di ridefinire in vista dell’approdo parlamentare. A fare il punto sulla ripresa del negoziato è stato l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, che ha ricordato come la Giunta abbia confermato l’impianto complessivo della propria proposta iniziale, scegliendo di portare a 15 il numero complessivo delle materie sulle quali richiedere maggiore autonomia.
In sede di dibattito è intervenuto Giancarlo Tagliaferri (Fdi), che ha chiesto chiarimenti in merito all’integrazione del sistema formativo delle scuole di specializzazione mediche e al quadro di risorse finanziarie necessarie a garantire le nuove funzioni aggiuntive nell’ambito della sanità.
In riferimento ai percorsi integrati di formazione per i medici, l’assessore ha risposto che il tema è stato affrontato in un protocollo siglato con l’ex ministro della Salute (Beatrice Lorenzin, ndr), finora, però, mai attuato per mancanza di accordo con il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca. Riguardo alle coperture finanziarie, infine, Venturi ha ribadito come nessuna delle tre Regioni che hanno avviato il percorso dell’autonomia rafforzata (Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, ndr) abbia finora quantificato cifre. La nostra Regione – ha concluso l’assessore – ha sempre proposto quale criterio di riferimento la spesa storica, con l’obiettivo di avere certezza sulle risorse.