Forza Italia ha votato contro la mozione della Lega sull’istituzione di un Fondo per il pagamento delle spese legali ai cittadini processati per eccesso di legittima difesa. Non lo ha fatto, come riportato in alcune cronache, unicamente per la mancanza di indicazioni da parte della giunta. Eseguire in modo acritico le istruzioni del sindaco o dell’assessore di turno non è fare politica. Almeno non lo è per Forza Italia. Di certo, l’inedita mancanza di una riflessione da parte della giunta sulla mozione in oggetto, un significato deve pur averlo avuto. È per altre e più profonde ragioni che non abbiamo condiviso questa mozione.
È scritta male fin dal suo titolo: “Fondo per il patrocinio legale gratuito a sostegno dei cittadini piacentini vittime della criminalità”. Ciò non va bene per due motivi.
Primo, perché il gratuito patrocinio è un istituto giuridico disciplinato dall’ordinamento processuale italiano e la condizione perché ad esso possa accedersi è economica: se il reddito annuo imponibile del nucleo familiare non è superiore a € 11.493,82, lo Stato paga un avvocato per l’imputato non abbiente, affinché questi possa esercitare il proprio diritto alla difesa, garantito dalla Costituzione. Una delibera o un regolamento di un Comune non può derogare una normativa nazionale.
Secondo, perché parlare di “cittadini vittime della criminalità” è ridondante e fuorviante: la mozione riguarda unicamente i cittadini che, nell’esercizio della legittima difesa, abbiano commesso un reato più grave e perciò siano stati sottoposti a un processo, cioè i cittadini accusati di eccesso di legittima difesa.
È una mozione illogica, poiché dichiara di istituire il citato Fondo “in attesa dell’approvazione della legge sulla legittima difesa”, ovvero della riforma dell’istituto che, secondo le cronache politiche nazionali, sarebbe di prossima emanazione ministeriale. Sul piano della ragionevolezza, non si comprende per quale motivo si dovrebbe partorire un provvedimento comunale che l’imminente novazione governativa potrebbe presto disattendere ed emarginare. È una mozione concettualmente confusa, poiché dapprima parla di patrocinio legale gratuito e dopo, nel dispositivo, destina il Fondo alle spese di difesa “qualora i cittadini risultassero prosciolti da ogni accusa al termine del giudizio”. Quindi, a dispetto del titolo, la mozione non intende assicurare il gratuito patrocinio (semmai ammissibile) al cittadino processato per eccesso di legittima difesa, bensì un semplice rimborso, al termine del processo, delle spese legali già sostenute dal cittadino. In che termini e in che limiti è possibile effettuare tale rimborso? Il Comune rimborsa sia la parcella di un giovane avvocato alle prime esperienze, sia la parcella ben più pingue di un illustre principe del foro?
È una mozione ingannevole. Essa, infatti, lungi dall’obbligare l’amministrazione a istituire il Fondo in questione, si limita “a impegnare il sindaco e la giunta affinché valutino l’opportunità di istituire” tale Fondo. Istituire e valutare l’opportunità di istituire sono due cose diverse, evidentemente.
È irrituale sul piano del diritto amministrativo, poiché – necessitando di un regolamento attuativo (sempre che sindaco e giunta valutino opportuno istituire questo Fondo) ed essendo i regolamenti di competenza del Consiglio comunale (art. 42 D. Lgs. 267/2000) – essa mette nelle mani della giunta una competenza che non ha.
Eppure, le ragioni per cui noi di Forza Italia non abbiamo approvato la mozione della Lega sono politiche, garantisti come siamo.
Oggi in Italia, qualsiasi cittadino ingiustamente accusato di un qualsiasi reato e assolto al termine del processo, è costretto a pagarsi per intero le spese legali che ha sostenuto per difendersi e per provare la sua innocenza. Non gliele rimborsa nessuno, neppure lo Stato che ha sbagliato a incriminarlo.
La mozione della Lega, assegnando una rilevanza sociale alla legittima difesa e una particolare attenzione politica ai cittadini processati per eccesso di legittima difesa e poi assolti, finisce per causare una grave disparità di trattamento nei confronti di tutti quei cittadini accusati ingiustamente di altri reati e ugualmente prosciolti in quanto innocenti.
Forza Italia ritiene che, se di un Fondo comunale si debba discutere, esso debba poter sostenere tutti i cittadini che, illegittimamente accusati di un reato, a prescindere dal reato contestato loro, abbiano dovuto affrontare spese legali per esercitare il diritto alla difesa in un processo penale da cui sono usciti assolti.
Perciò Forza Italia ha votato contro questa mozione discriminatoria.