Fiorenzuola, nell’area ex Mercatone Uno nascerà un nuovo punto vendita

Nuove assunzioni, almeno di 50 persone, e 220mila Euro che arriveranno al Comune di Fiorenzuola. Questi i numeri che riguardano la riqualificazione dell’area dell’ex Mercatone Uno, situata accanto alla tangenziale. L’operazione parte da una società veneta che ha presentato al Comune la richiesta di insediare un punto vendita di 3500 mq.  L’autorizzazione definitiva dovrebbe giungere il 30 novembre.

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Comunicato stampa :

ACCORDO AI SENSI DELL’ART. 18 DELLA L.R. 20 DEL 24 MARZO 2000 E S. M. – VARIANTE AL PSC FINALIZZATA AL RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE DELL’AMBITO COMMERCIALE DENOMINATO “EX MERCATONE UNO”.

 

Con una delibera di Giunta , l’Amministrazione comunale di Fiorenzuola ha approvato lo schema di accordo ex art 18 L.R. 20/2000 proposto al Comune dalla società veneta Maxi Di srl , promissaria acquirente dell’immobile.

L’accordo , nella forma approvata dall’organo amministrativo potrà ora essere firmato dalla società e dal Funzionario competente del Comune di Fiorenzuola , dando inizio così all’iter che , oltre al Consiglio Comunale vedrà coinvolta la Provincia ed in conclusione la Regione , nella valutazione della richiesta di insediare un punto vendita di 3500 mq , da parte della succitata società , primario operatore nel settore della G.D.O. attraverso i marchi Galassia , Famila , A&O e DPiù.

La struttura commerciale in oggetto , di 4015 mq di vendita ( non alimentari ), come noto, è inattiva da alcuni anni. La richiesta inoltrata nel 2017 e già oggetto di un positivo atto d’indirizzo della Giunta , riguardava la possibilità di insediarvi anche il commercio al dettaglio alimentare per circa 2800 mq , su un totale di 3500 mq di vendita .

L’ambito denominato “Ex MercatoneUno“ costituisce al momento la più grande struttura commerciale del nostro Comune . E’ situato proprio alle porte della nostra città , insiste sul principale svincolo di entrata per chi arriva dall’uscita autostradale ed è adiacente alla tangenziale .

Come si legge nel testo dell’accordo : ” Il Comune conferma che la trasformazione della grande struttura di vendita attualmente esistente, ancorché dismessa, risponde alle Linee Programmatiche di Governo, che prevedono in campo urbanistico, di favorire ogni politica atta al recupero del patrimonio edilizio esistente ed al contenimento del consumo di suolo.

Si rileva inoltre l’impatto positivo che avrà l’apertura di un’attività commerciale a libero servizio mista, alimentare e non alimentare di 3.500 mq di vendita nell’immobile localizzato nell’area Area commerciale “ex MercatoneUno”, anche in termini di incremento occupazionale.”

Non hanno mancato di rimarcare la loro soddisfazione il Sindaco Romeo Gandolfi e gli assessori Lorenza Rossi ( Commercio ) , Marcello Minari ( Sviluppo Economico ) e Franco Brauner ( Urbanistica ):

Una volta completato positivamente l’iter autorizzativo questo intervento misto alimentare-non alimentare andrà a colmare la previsione già presente a PSC e mai attuata dal 2007 ad oggi , di una grande struttura di vendita con queste caratteristiche, fornendo una valida alternativa ad un bacino di utenza ben superiore a quello cittadino e ad una clientela che già oggi si rivolge a strutture analoghe situate a Piacenza e Cremona spostandosi quindi anche a 40 km da casa , portando un indotto considerevole in altri Comuni .

Molto importante l’aspetto occupazionale dato che le previsioni assunzionali oscillano tra le 50 e le 70 unità , senza contare che la presenza di un marchio commerciale di livello nazionale potrebbe anche rivitalizzare l’interesse di altre aziende ad investire sulla principale via di accesso al nostro centro abitato” .

Il Comune dichiara infine che il contributo straordinario, erogato dal privato al ricevimento dell’autorizzazione definitiva, stimata presumibilmente entro il termine del 30 novembre,   sarà utilizzato come previsto dalla legge regionale per la realizzazione di finalità pubbliche o di interesse generale;  il contributo sarà costituito da un versamento finanziario, vincolato dal Comune a specifico centro di costo per la realizzazione di opere pubbliche.