Festival dell’educazione di Carpaneto Piacentino, fino al 7 aprile. AUDIO

Il Festival dell’educazione di Carpaneto Piacentino, è in programma dal 4 al 7 aprile 2018, a cura della Cooperativa L’Arco. E’ per noi un evento importantespiega la Coordinatrice della Cooperativa L’Arco Paola Bersani –  per condividere esperienze tra le tante realtà che oggi ci sono a Carpaneto. Per noi significa soprattutto aver voglia di affrontare la sfida educativa per il bene della comunità e dei ragazzi

Radio Sound

Programma:

5 aprile: “Giustizia e conoscenza, armi potenti contro le mafie.”

Introduzione di Rossella Noviello, presidente di 100×100 in movimento: l’importanza di conoscere i meccanismi che alimentano le mafie nei nostri territori. L’attività di 100×100 sul territorio piacentino. Annuncio di donazione di testi tematici alla biblioteca comunale per creare una sezione tematica permanente.

Intervento di Filippo Arcelloni, attore e autore teatrale, di PKD e Trieste34: il teatro come strumento di impegno civile. Estratto dallo spettacolo “Il circo delle illusioni” su gioco d’azzardo e ludopatia.

 

7 aprile: “Cittadini al 100×100, la legalità conviene”

Introduzione di Rossella Noviello. Illustrazione e consegna agli studenti dei testi donati

Intervento di Donato Ungaro: il giornalista che dal 2000 racconta le infiltrazioni mafiose in Emilia. Per questo ha perso il lavoro, e oggi guida i bus. Nell’estate 2015 la Corte di Cassazione ha riconosciuto come illegittimo il suo licenziamento. E’ stato vigile urbano per il comune di Brescello e collaboratore di alcune testate della zona. Per primo ha scritto di mafia, attentati, minacce e collusioni. Anni prima che l’operazione Aemilia svelasse gli interessi della ‘ndrangheta in quelle zone e che proprio il comune di Brescello venisse sciolto per mafia. Lui ha perso il lavoro (e le collaborazioni giornalistiche) ma nessuno gli ha chiesto scusa. E, nonostante la Cassazione gli abbia dato ragione, si ritrova a guidare i bus di linea a Bologna. Ma non si arrende e racconta nelle scuole la sua esperienza perché crede profondamente di aver fatto “solo il proprio dovere”.

Le vicende di Ungaro sono state spunto per la creazione di  uno spettacolo teatrale dal titolo “Va pensiero”, del quale parleremo nel corso dell’incontro.