Fenomeni paranormali nell’ex preventorio di Bramaiano, sul posto i ricercatori di Epas

La sezione Epas di Piacenza (European Paranormal Activity Society) ha effettuato nella notte tra il 21 e il 22 aprile un’indagine all’interno dell’ex preventorio “Rocco ed Ettore Chiapponi” di Bramaiano (Bettola). Un’indagine dal duplice obiettivo: da una parte verificare la presenza di eventuali anomalie di natura paranormale, sono infatti numerose le testimonianze di residenti in zona e visitatori occasionali che sostengono di aver udito voci, notato ombre anomale e altri episodi di natura apparentemente inspiegabile. Dall’altra Epas si pone sempre l’obiettivo di far conoscere alla popolazione la storia di luoghi più o meno noti, caratterizzati dal forte significato storico e culturale: le indagini vengono riprese in video dopodiché vengono realizzati brevi documentari dove si racconta la vita e l’attuale condizione di salute di edifici e strutture.

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Alla rivalutazione storico culturale ed all’indagine era presente una parte del team Epas di Piacenza con il presidente e ricercatore Marcello Chichinato, Rocco Americo, fonico e ricercatore, Daniele Grilli, cameraman e vicepresidente, Marco Delli Bergoli, fotoreporter e ricercatore, Federico Gazzola, ricercatore e storico, Alessandro Ferronato, addetto alle strumentazioni ed il curatore e referente del Tribunale fallimentare di Pavia, Giulio Barberini.

“In questo caso abbiamo toccato con mano il marcato stato di abbandono e degrado in cui giace l’ex preventorio, attualmente di proprietà del tribunale di Pavia che ne è curatore fallimentare. Un edificio che fatica a trovare l’interesse di investitori pubblici e privati restando uno scheletro lasciato a sé stesso in uno dei punti più suggestivi della nostra provincia. Quando Epas indaga in posti ben tenuti e visitabili, la speranza è quella di far conoscere quel luogo e attirare l’interesse di cittadini e turisti, in questo caso invece abbiamo più che altro voluto ricordare la situazione in cui versa questa struttura, luogo di memorie legate al territorio di cui nessuno si è curato per anni” commenta il presidente della sezione di Piacenza, Marcello Chichinato.

Passando all’indagine paranormale. Il team aveva con sé strumenti in grado, secondo la “tradizione scientifica”, di catturare eventuali ANOMALIE. Epas infatti non parla di “fantasmi”, “spiriti”, “demoni”, questi sono termini che non appartengono al metodo dell’associazione. “Preferiamo parlare di “anomalie”, ovvero fenomeni come cambi di temperatura, variazioni del campo magnetico, tracce fotografiche e video, tracce sonore e quant’altro difficilmente spiegabili con la logica, con la tecnologia e per natura. Le indagini vengono svolte con telecamere e fotocamere che lavorano a infrarossi e ultravioletti, strumentazioni in grado di percepire anche la minima variazione del campo magnetico, misuratori di temperatura, telecamere termiche, registratori audio ultrasensibili, sensori di movimento” spiega Daniele Grilli, vicepresidente e cameraman.

“Il materiale raccolto nel corso dell’indagine a Bramaiano per ora non si può commentare dovendo ancora essere visionato e analizzato. Per ora possiamo parlare solo delle esperienze vissute a livello personale dai ricercatori, anche se, è bene dirlo, fa fede solo ciò che viene testimoniato in foto, video e audio: le esperienze personali sono infatti troppo fugaci per poter rappresentare una “prova”. Comunque sia elenchiamo alcuni casi meritevoli di attenzione: le batterie di alcune telecamere e fotocamere si sono scaricate molto prima di quanto avrebbero dovuto, un sensore di movimento ha suonato con notevole frequenza, in alcuni casi coerentemente con nostri stimoli e richieste. I rilevatori di campi elettromagnetici e di temperatura hanno segnato in più di un’occasione picchi o cali, repentini e improvvisi. Due tecnici hanno udito contemporaneamente una sorta di voce femminile, difficile capirne la provenienza: i due, in quel momento, stavano svolgendo un sopralluogo in una delle stanze dell’edificio in compagnia di un collega; quest’ultimo non ha udito nulla, mentre gli altri due hanno percepito la stessa “voce” nello stesso momento (e nel gruppo in azione ieri sera non erano presenti donne)” spiega Chichinato.

“Alla fine, è bene dirlo, le esperienze personali sono state comunque di esigua entità, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Attendiamo di analizzare il materiale raccolto dagli strumenti: in assenza di qualsivoglia conferma, la voce di donna potrebbe essere dovuta a un fenomeno perfettamente naturale. Rappresenta comunque un episodio su cui interrogarsi. L’ex preventorio si è dimostrato un luogo suggestivo ed emozionante per chi come Epas si occupa di paranormale. Dal punto di vista territoriale e culturale, invece, è stato davvero un dispiacere constatare il degrado e l’incuria di cui la struttura è vittima, condizione dalla quale purtroppo difficilmente verrà strappata” conclude.