Nel Piacentino continuano a registrarsi danni causati dagli animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali degli allevamenti, provocano numerosi incidenti stradali e in alcuni casi mettono anche in pericolo la vita delle persone.
L’ultimo episodio risale allo scorso sabato, quando il presidente di Terranostra Carlo Pontini è rimasto coinvolto in un incidente stradale causato dall’attraversamento di un capriolo lungo la strada che collega Niviano a Vigolzone. Fortunatamente Pontini ne è uscito illeso, ma il sinistro ha danneggiato la sua jeep.
Tornando alle colture, in montagna esse sono costantemente compromesse dagli animali selvatici, la cui presenza comincia a essere sempre più avvertita anche nelle zone pianeggianti. Proprio pochi giorni fa a Gossolengo le aziende agricole hanno segnalato ingenti danni causati da un branco di cinghiali agli impianti di irrigazione.
Anche i vigneti continuano a risentire della presenza di cinghiali e caprioli: le foto che alleghiamo, scattate nella zona di Carpaneto, mostrano gli effetti devastanti delle scorribande di questi animali.
Secondo gli ultimi dati disponibili, in Emilia Romagna i danni accertati e risarciti lo scorso anno ammontano a 2 milioni di euro, dei quali 1,4 milioni pagati dall’ente pubblico e 600mila euro dagli Ambiti territoriali di Caccia (Atc), ma si tratta – spiega Coldiretti Emilia Romagna – solo di una parte dei danni realmente subiti che, secondo le stime della Coldiretti regionale, ammontano ad oltre 3 milioni di euro. Nel Piacentino l’anno peggiore è stato il 2014 con oltre 90mila euro di danni accertati e risarciti.
“Controllare la diffusione degli animali selvatici – ha detto il presidente di Coldiretti Piacenza Marco Crotti– è un imperativo per la tutela dell’ambiente e del territorio perché mettono a rischio anche la biodiversità. Chiediamo perciò alla Regione efficaci politiche di controllo della diffusione di animali selvatici per la tutela delle imprese agricole e del territorio”.
Un appello arriva anche da Condifesa che da tempo chiede al Ministero di agevolare polizze assicurative che prevedano i risarcimenti dei danni causati dalla fauna selvatica.
La sicurezza nelle aree rurali e periurbane – denuncia infine Coldiretti regionale – è in pericolo per il proliferare di animali selvatici, cinghiali in testa (sono di gran lunga il tipo di ungulati più numeroso nella nostra regione), che stanno invadendo campi coltivati, centri abitati e strade dove rappresentano un grave pericolo per le cose e le persone. Secondo un’analisi Coldiretti sugli ultimi dati Asaps, nel 2015 si sono registrati 214 episodi gravi di sinistri con animali dove hanno perso la vita 18 persone e 145 sono rimaste ferite.