La Consigliera Katia Tarasconi in una interrogazione chiede quando tale servizio sarà pienamente operativo. Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) da qualche anno a questa parte rappresenta una prima e concreta testimonianza dei vantaggi che le nuove tecnologie digitali possono garantire nel rapporto tra paziente e la complessa macchina della sanità.
“Nonostante siano passati alcuni anni dalla sua attivazione -afferma la Consigliera Katia Tarasconi nell’interrogazione di cui è prima firmataria- ancora oggi risulta impossibile il caricamento di alcuni importanti referti (lastre, screening mammografici, pap test, holter pressori o dosaggi per la terapia del cumadin) su una piattaforma, quale è il FSE, che dovrebbe raggruppare tutti i referti allo scopo di migliorare l’accesso a documentazione di fondamentale importanza per il personale medico e favorire quindi la presa in carico e la cura del paziente.”
Oltre a queste problematiche, l’interrogazione presentata dalla consigliera Tarasconi chiede precise risposte anche su possibili disomogeneità nell’uso e nell’approccio al FSE da parte delle varie Ausl, obbligando ad esempio il paziente al ritiro cartaceo dei referti per esami di laboratorio a pena di ammenda, nonostante questi siano già disponibili sul Fascicolo Sanitario.
“Nell’interrogazione appena presentata -conclude la Consigliera piacentina- chiedo precise risposte non solo in merito alla possibilità di caricare realmente tutta la documentazione sanitaria di ogni cittadino, ma anche su radicali disomogeneità nell’uso di una importante piattaforma che, se confermate, vanificherebbero quasi completamente le ricadute positive di queste nuove tecnologie.”