Si intitola “Fa’afafine – Mi chiamo Alex e sono un dinosauro”, testo e regia Giuliano Scarpinato. Si tratta dello spettacolo teatrale più discusso dell’ultimo periodo. Parla della storia di un ragazzino transgender, Alex: “Esiste una parola nella lingua di Samoa, che definisce coloro che sin da bambini non amano identificarsi in un sesso o nell’altro. Fa’afafine vengono chiamati: un vero e proprio terzo sesso cui la società non impone una scelta, e che gode di considerazione e rispetto. Alex non vive a Samoa, ma vorrebbe anche lui essere un “fa’afafine”; o semplicemente un bambino-bambina, come ama rispondere quando qualcuno gli chiede se è maschio o femmina” si legge nella trama ufficiale.
Un’opera che sta attraversando l’Italia in un tour destinato a sollevare polemiche a ogni tappa, soprattutto perché lo spettacolo è rivolto in particolare alle scuole e a essere accompagnati nei vari teatri sono proprio gli studenti di elementari e medie. Ancora non sarebbero previsti appuntamenti a Piacenza ma sul tema interviene MCL, Movimento Cristiano Lavoratori, che addirittura ha avviato una petizione per interrompere la diffusione dell’opera tra bambini e adolescenti.
“La presidenza provinciale di MCL PIACENZA rende noto che la dirigenza nazionale del movimento ha aderito alla petizione contro lo spettacolo teatrale. A questo proposito si invitano tutti gli uomini e donne di buona volontà nonché gli iscritti, i simpatizzanti e i dirigenti del movimento, ad aderire la sopracitata petizione cliccando sul sito www.mcl.it” scrive il presidente provinciale del Movimento Umberto Morelli.