Era stato arrestato per spaccio di droga nel dicembre 2016 e quindi escluso dal programma di accoglienza. Ma questo profugo di 30 anni originario del Gambia non ha perso il vizio del traffico di stupefacenti. Ieri, giovedì 28 settembre, è finito di nuovo in manette.
Da tempo i carabinieri hanno avviato un servizio di monitoraggio costante nella zona dei Giardini Margherita, proprio per contrastare l’attività di spaccio, servizio che anche ieri ha dato i suoi frutti. I militari della Stazione Levante hanno notato lo straniero aggirarsi con fare sospetto all’interno del parco e hanno iniziato a tenerlo d’occhio. A un certo punto il 30enne si è seduto sui gradini di pietra della montagnola al centro dell’area verde e dopo aver rovistato all’interno di una fessura ha recuperato un involucro che ha consegnato a un piacentino di 22 anni. Nel momento dello scambio i carabinieri sono usciti allo scoperto bloccando entrambi.
Le forze dell’ordine hanno controllato la scalinata e le tasche dello spacciatore sequestrando in tutto 9 grammi di marijuana e 5 di hashish, oltre a 45 euro in contanti ritenuti provento del traffico illecito. Il 22enne è stato segnalato come assuntore.
«Se l’ennesimo caso, verificatosi a Piacenza, di richiedente asilo arrestato non fosse ancora sufficiente a far capire che l’Italia importa criminalità, speriamo siano più incisive le ultime statistiche che prendono in esame il legame tra delinquenza e immigrazione».
I dati ai quali fa riferimento il consigliere regionale della Lega Nord Matteo Rancan sono quelli certificati dal ministero dell’Interno, che indica un 28,8% di segnalazioni riferite a persone denunciate/arrestate riguardanti gli stranieri (la cui incidenza è dell’8,3% sul totale della popolazione italiana). Stando alle cifre del Viminale, il numero di denunce/arresti in rapporto alla popolazione residente è del 4,78% nel caso degli stranieri, contro l’1,07% degli italiani.
«Episodi come quello dello spacciatore del Gambia due volte sorpreso a vendere droga ai giardini Margherita – attacca -, fotografano un’immigrazione che sta intossicando città e paesi. La conferma è nei numeri: il 55% dei furti con destrezza sono compiuti da stranieri, così come il 51,7% dello sfruttamento della prostituzione e della pornografia minorile, il 45,7% delle estorsioni, il 45% dei furti in abitazione e il 41,3% di ricettazioni. Chi li ignora per favorire e finanziare l’immigrazione per mero rendiconto personale sappia che prima o poi dovrà rendere conto ai cittadini ed essere consapevole di venire considerato complice dei reati. Cittadini stanchi – insiste Rancan -, come la Lega Nord, di vedere le risorse convogliate verso quest’ondata di clandestini, dei quali solo il 5% ottiene lo status di rifugiato. Le altre forze politiche smettano di trascurare questi dati e comprendano che le somme investite nell’accoglienza devono invece essere destinate ai piacentini, e agli italiani in genere, deboli e che necessitano di assistenza».