Elezioni, Confedilizia: “Maggioranza incerta, urgenze sicure”

Le urne hanno dato il loro verdetto. Un verdetto portatore di incertezza, come previsto, ma chiaro nell’indicazione dei rapporti di forza fra coalizioni e partiti. Prima delle elezioni, Confedilizia aveva predisposto una guida illustrativa degli impegni in materia di casa e immobiliare delle maggiori forze politiche. La guida – tuttora disponibile sul nostro sito Internet e utile da consultare anche dopo il voto – è stata realizzata tenendo presenti i programmi delle coalizioni e dei singoli partiti nonché le dichiarazioni degli esponenti politici che hanno partecipato, nella sede di Confedilizia, al ciclo di video-interviste “Il mondo immobiliare incontra la politica”.

Radio Sound

Con le video-interviste – trasmesse in diretta e sempre visionabili sul nostro sito e su quello di Radio Radicale – abbiamo voluto dare a tutti la possibilità di ascoltare, dalla viva voce dei candidati, il pensiero delle varie forze politiche sui temi dell’immobiliare. Con la guida, abbiamo inteso offrire uno strumento di conoscenza in più, una selezione di impegni di interesse per il mondo immobiliare, come esposti nei programmi ufficiali o nelle stesse video-interviste. Quanto alla nostra posizione, essa è racchiusa nel Manifesto di 10 proposte per il rilancio del settore immobiliare che abbiamo posto all’attenzione della politica insieme con le altre associazioni del comparto.

Alcune di queste misure sono presenti nei programmi dei partiti, altre sono state fatte proprie dai candidati nel corso dei dibattiti. Una, su tutte, ha riscosso il gradimento della maggior parte delle forze politiche: l’applicazione generalizzata – e, in particolare, la sua istituzione per le locazioni commerciali – della cedolare secca sugli affitti, che così rilevanti risultati ha fatto registrare nel comparto abitativo. La proposta è presente nei programmi dei due maggiori partiti della coalizione di Centrodestra (Lega e Forza Italia), un impegno a sostenerla è stato assunto dal Pd con Ettore Rosato, e lo stesso Movimento 5 Stelle, con Daniele Pesco, ha espresso grande interesse per la misura (che nel programma della Lega si affianca a quella dell’abolizione dell’Imu sui negozi sfitti).

Più in generale, l’auspicio è che la maggioranza che verrà a formarsi faccia proprio lo spirito del decimo punto del nostro Manifesto, quello in cui invitiamo a (finalmente) considerare l’immobiliare per quello che è: un unico settore costituito – oltre che dai proprietari (persone fisiche e società) – da tanti operatori: sviluppatori, costruttori, agenti immobiliari, produttori e fornitori di componenti e servizi, gestori, amministratori. Un settore di cui la politica deve finalmente comprendere il peso rilevantissimo sul Pil del nostro Paese.

Solo acquisendo questa consapevolezza si potrà sperare di giungere al varo di interventi che siano in grado di restituire al comparto immobiliare quel ruolo di propulsore dell’economia che ha sempre avuto ogniqualvolta non sia stato limitato e compresso da politiche sbagliate.