Elezioni comunali del 10 giugno, alle urne i cittadini di Castelvetro Piacentino, Ferriere e Alta val Tidone, municipio nato dalla fusione dei comuni di Caminata, Nibbiano e Pecorara.
Per la poltrona di sindaco di Castelvetro si sfidano Luca Quintavalla, attuale primo cittadino in corsa con la lista “Castelvetro per te”, e Paola Baroni, con la lista “Vivi Castelvetro”.
A Ferriere si sfidano il sindaco uscente Giovanni Malchiodi (Ferriere continuare insieme) e Giampaolo Mainardi (Per Ferriere).
Sfida a tre invece per il nuovo comune Alta val Tidone: Franco Albertini (Radici e Futuro), Daniele Cassi (Insieme per Alta val Tidone) e Augusto Ridella (Tidone nontilascio).
Si vota dalle 7 alle 23. Gli eventuali ballottaggi si svolgeranno il 24 giugno, sempre dalle 7 alle 23.
COMUNI CON PIÙ DI 15.000 ABITANTI
C’è una sola scheda con il nome dei candidati sindaco, affiancati dai simboli delle liste ad essi collegati. Accanto a ogni simbolo ci sono due riga bianca. Si vota per il sindaco facendo un segno sul nome di uno dei candidati. Si vota per il consiglio facendo un segno su uno dei simboli delle liste collegate ai candidati sindaco. È eletto al primo turno il candidato che ottiene più del 50% dei voti. Solo in Sicilia, viene eletto al primo turno il candidato che ottiene più del 40% dei voti. Accanto al simbolo della lista c’è uno spazio bianco dove si possono scrivere fino a due nomi dei candidati di quella lista (voto di preferenza: non obbligatorio). È possibile esprimere fino a due preferenze, purché a candidati di genere diverso pena l’annullamento della seconda preferenza. È possibile votare solo il nome di un candidato sindaco (senza esprimere voti per le liste). Se si fa un segno su un simbolo di lista ma NON su un candidato sindaco, il voto viene esteso automaticamente al candidato sindaco collegato a quella lista. È possibile votare per una lista diversa da quelle collegate al candidato sindaco prescelto (il cosiddetto voto disgiunto).
Il ballottaggio
Sull’unica scheda compaiono i nomi dei due candidati al ballottaggio, accompagnati dai simboli delle liste che appoggiano la candidatura. Si vota facendo un segno sul nome di uno dei candidati. Il candidato che ottiene più voti viene eletto sindaco.
COMUNI INFERIORI AI 15.000 ABITANTI
Sulla scheda compare il nome del candidato sindaco con il simbolo della lista cui è associato. Si vota facendo un segno sul simbolo del candidato. Il voto al candidato sindaco si trasmette automaticamente alla lista collegata. Per il Friuli Venezia Giulia: non è ammesso il voto disgiunto, in questo caso è valido il voto al sindaco ma non alla lista. Sotto al simbolo ci sono una o due righe bianche, per il voto di preferenza (non obbligatorio). Sulle righe bianche è possibile indicare uno dei nomi tra i candidati presenti nella lista collegata (“voto di preferenza”). In tutti i comuni sopra i cinquemila abitanti sarà possibile dare due preferenze, purché a candidati di genere diverso, mentre nei comuni inferiori a cinquemila abitanti si può esprimere una sola preferenza. Questo limite non vale per la Sicilia e per Friuli Venezia Giulia: in queste regioni, in tutti comuni si possono esprimere due preferenze.
Cinquantaquattro candidati per 18 poltrone da sindaco in altrettanti municipi emiliano-romagnoli. Di questi, 40 sono uomini e 14 donne (il 25,9%) e complessivamente si registra un’età media di 50 anni (52 anni per gli uomini e 45 per le donne). Un candidato su quattro è nato nel comune dove si candida a essere primo cittadino. Per i 218 posti totali da consigliere comunale sono in corsa 856 candidati. Sono alcuni dei dati e curiosità sui candidati nei comuni dell’Emilia-Romagna che domenica 10 giugno 2018 andranno al voto per il rinnovo del sindaco e dei consigli comunali.
Sulla pagina della Regione Elezioni comunali 2018, realizzato in collaborazione tra Giunta e Assemblea Legislativa, è possibile trovare, in vista del voto, approfondimenti, dati e statistiche oltre quelli relativi alle Politiche dello scorso marzo. I seggi delle 150 sezioni, resteranno aperti dalle ore 7 alle ore 23. L’eventuale turno di ballottaggio avrà luogo domenica 24 giugno. Alle urne (secondo una rilevazione del 31 dicembre scorso) sono chiamati oltre 120 mila elettori emiliano-romagnoli.
Curiosità statistiche
Tra i candidati a sindaco, il più giovane ha 21 anni ed è in corsa nel comune di Sarsina (Fc) mentre il candidato più anziano è un 75enne del comune di Solignano (Pr). Il 24% degli aspiranti sindaco è nato nello stesso comune nel quale si candida, il 50% nella stessa provincia, l’11% nel resto dell’Emilia-Romagna: solo il 15% è originario di un’altra regione italiana, mentre nessuno è nato all’estero.
Per i comuni sotto i 15 mila abitanti (16 quelli al voto), 43 (32 uomini e 11 donne) sono i candidati alla carica di sindaco: in media 2,7 liste per comune. Anche le liste sono 43 (ogni candidato può essere espressione di una sola lista). I candidati consigliere sono 461, 292 uomini e 169 donne (il 36,7%) per 178 posti a disposizione. Per i comuni sopra i 15 mila abitanti (2 al voto, Imola e Salsomaggiore Terme), sono 11 i candidati (8 uomini e 3 donne) alla carica di sindaco (7 a Imola e 4 a Salsomaggiore). Le liste in competizione sono 22 mentre i candidati consigliere sono 395, 212 uomini e 183 donne, pari al 46,3%, che corrono per 40 posti disponibili.
Comuni al voto
Le città con oltre 15 mila abitanti che andranno alle urne, e che potrebbero aver bisogno del turno di ballottaggio, sono Imola nel bolognesee Salsomaggiore Terme in provincia di Parma. Nel bolognese al voto anche Camugnano e nel parmense il comune di Solignano.
In provincia di Forlì-Cesena si vota a Galeata e Sarsina. Quattro i comuni nel modenese: Camposanto, Guiglia, Polinago e Serramazzoni. In provincia di Piacenza sono chiamati alle urne i cittadini di Castelvetro Piacentino, Ferriere e Alta val Tidone, municipio nato dalla fusione dei comuni di Caminata, Nibbiano e Pecorara. A Reggio Emilia al voto Brescello, Castelnuovo di sotto e San Polo d’Enza. Nel riminese si vota a Gemmano e nel ravennate Bagnara di Romagna.