“La crisi ed il fallimento delle forme classiche di rappresentanza istituzionale sono sotto gli occhi di tutti. Proprio per questo, la ricerca di nuove forme di decisione democratica e partecipata, che caratterizza Piacenza in Comune, intende essere una proposta – sana e innovativa – di riconfigurazione della politica”. Così si esprime il candidato sindaco Luigi Rabuffi, candidato sindaco per la lista Piacenza in Comune. Rabuffi ha reso pubblico l’elenco dei candidati: “Con la nostra proposta abbiamo messo in movimento energie, reti, conoscenze, spazi e attività prodotte in questa città dall’autorganizzazione delle associazioni e dei partiti, dal fare comune dei comitati, dall’azione diretta e dal mutualismo dei singoli cittadini. L’obiettivo che ci siamo dati è semplice: smettere di subire decisioni calate dall’alto e decidere in prima persona, dal basso, tutti insieme. Il bisogno di reagire e la forza di metterci in gioco oggi segnano la strada che abbiamo deciso di seguire in questo nuovo esperimento con Luigi Rabuffi Sindaco di PIACENZA”.
“Una città che tutti noi abbiamo “in COMUNE”, che amiamo e per la quale vogliamo impegnarci.
Democrazia e partecipazione, diritti sociali, salvaguardia dei beni comuni e della salute dei cittadini, tutela del lavoro, scuola, giustizia ambientale, mobilità, cultura sono le parole d’ordine attorno alle quali abbiamo cominciato a tracciare le linee di un programma per una Piacenza in Comune a portata di tutti, e per tutti, valorizzando le differenze piuttosto che appiattirle o escluderle dalla vita politica della nostra comunità. Sappiamo di rappresentare una novità che può scardinare i poteri attuali che hanno logorato la nostra città. Sappiamo che “gli altri” ci temono e che forse tenteranno di sovrastarci con mezzi a loro più favorevoli. Sappiamo che “si approprieranno dei temi nostri nella campagna elettorale” ma noi non temiamo alcun furto di idee, perché la differenza tra noi e tanti altri è l’ESSERE. Essere da sempre quello che diciamo e che vogliamo fare. Per farlo, finalmente a Piacenza, nei prossimi cinque anni”.
“Per questo nessuno può restare a guardare. Partiamo tutti insieme da Piacenza in Comune. Perché oggi occorre creare un laboratorio eccezionale di sperimentazione sociale e politica. Occorre sviluppare un tessuto sociale pronto a mettersi in gioco, rivendicando diritti e mostrando, allo stesso tempo, un altro mondo possibile, basato sulla solidarietà ed il mutuo soccorso, sulla condivisione e la partecipazione. Occorre sviluppare in questa città un’esperienza amministrativa in discontinuità con il panorama politico di oggi. Occorre un’amministrazione fresca che si rapporti in modo non repressivo, aperta a nuove forme di pratica della democrazia cittadina. Capace di battersi contro le disuguaglianze sociali, la distruzione e la privatizzazione dei servizi pubblici e del welfare, l’asservimento alle logiche del profitto e il primato della speculazione privata sullo sviluppo dei territori. Capace, nel contesto del federalismo demaniale, di non svendere i beni pubblici ma di renderli funzionali ai bisogni locali. Per questo noi siamo: Piacenza in Comune”.
Albertelli Enzo, Anelli Elena Maria, Angarano Rosaria, Bazzoni Emanuele, Beltrani Paola, Bianchi Marcello, Blesi Gabriella, Bosoni Daniele, Cerri Ilenia, Dallabora Sara, De Nittis Michela, Farinella Adriana, Ferrari Daniela, Forelli Enrico, Forlini Stefano, Frazzei Lidia, Jiad Bouchaib, Maione Francesco, Nicoli Giorgio, Pantrini Tiziana, Rabuffi Fiorenza, Rancati Gian Marco, Rizzitiello Giovanni Michele, Rizzitiello Giulia, Sidoli Maurizio, consulente, Sottani Annamaria, Tanzi Marina, Vanicelli Davide, Velli Vittorio, Votta Andrea, Zanetti Alberto, Zavattoni Mariuccia con Luigi Rabuffi.