Edilizia scolastica, Tarasconi e Molinari (Pd): “Piacenza ai primi posti nelle classifiche nazionali”

“Piacenza negli ultimi anni si è sempre conquistata i primi posti delle classifiche nazionali in tema di edilizia scolastica. Peccato però che svetti ai primi posti anche per le lamentele”. Lo affermano i consiglieri regionali Katia Tarasconi e Gian Luigi Molinari in risposta alle considerazioni fatte nel corso del Consiglio provinciale di ieri. “Oltre sette milioni di euro – che corrispondono al 7,08% delle risorse totali stanziate per le scuole del piacentino nel 2019 – su una popolazione scolastica del 6,49%, sono considerate di poco conto per il Consiglio provinciale di via Garibaldi. Chiediamo perché la nostra città debba tassativamente passare, anche quando non lo è affatto, come la Cenerentola dell’Emilia-Romagna. E questo si accompagna sempre più spesso ad una logica di scaricabarile per denigrare buoni risultati come questi. Più che lamentarsi, invitiamo il Consiglio provinciale a lavorare sulla programmazione per utilizzare al meglio i plessi esistenti”. I dem bocciano l’atteggiamento “da perdente a prescindere” e rispondono alle affermazioni erronee e fuorvianti fatte sulle risorse regionali destinate all’edilizia scolastica.

Radio Sound

“A beneficio del nostro territorio – sottolineano – sono stati individuati finanziamenti, per il 2019, che superano i 7 milioni di euro. A questi si aggiungono 226mila euro per le palestre. Senza dimenticare i 400 mila euro liberati lo scorso settembre per le ristrutturazioni di alcuni plessi e gli oltre 12 milioni di euro già destinati a 16 istituti del piacentino; cifre a cui si uniscono 275mila euro per interventi di manutenzione straordinaria. “Si tratta in parte di fondi statali a cui si aggiungono ulteriori fondi derivanti da un mutuo da 15,4 milioni che la Regione Emilia-Romagna ha contratto con la Banca europea degli investimenti”, spiegano Tarasconi e Molinari. “Un percorso recente – precisano – iniziato nel 2015 col governo Renzi e che ha portato a questi risultati. Come la Regione distribuisce le risorse? Non certo in modo arbitrario – incalzano ancora i consiglieri –; considerato che ci si basa su un decreto interministeriale del 3 giugno 2018 che, al comma III dell’articolo 2, detta i criteri su cui basarsi per la ripartizione equa dei fondi. Quel 7% destinato a Piacenza, e bollato erroneamente come esiguo dal consiglio provinciale presieduto da Barbieri, è conteggiato su una percentuale della nostra popolazione scolastica che corrisponde al 6,49% del totale regionale: parametri che non sono in capo alla Regione e che la Regione applica in base ai numeri forniti da ciascuna provincia”.

Per quanto riguarda la questione del cambiamento demografico della popolazione scolastica che vede una diminuzione dei frequentanti di elementari e medie ed un aumento del numero degli studenti delle scuole superiori “invitiamo il Consiglio provinciale, a cui auguriamo buon lavoro, più che a chiedere una revisione dei parametri, a dedicarsi in modo tempestivo alla programmazione, azione per la quale è preposto, per utilizzare al meglio le strutture già esistenti”.