Il duo stellare Dave Douglas-Uri Caine illumina il 3 marzo il Piacenza Jazz Fest, domenica al Gotico il ritorno di Giorgia Ciavatta

Piacenza– Un’occasione da cogliere al volo per la prima data in coproduzione con Jazz Network – Crossroads, che offrirà la possibilità di assistere a un concerto di due grandi stelle del firmamento jazz internazionale. Il concerto, in stretta collaborazione con il Conservatorio “Nicolini” di Piacenza, si preannuncia già come un evento imperdibile per la bravura dei due protagonisti e l’alchimia che riescono a ricreare quando duettano. Da New York i due fuoriclasse Dave Douglas alla tromba e Uri Caine al pianoforte si esibiranno sabato 3 marzo alle 21.15 nel salone del Conservatorio “G. Nicolini” di via S. Siro a Piacenza nei brani del loro progetto “Present Joys”. Il festival piacentino, organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club, che può vantare il patrocinio del MiBACT, vede il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Camera di Commercio di Piacenza, della Regione Emilia-Romagna, dei Comuni di Fiorenzuola e Salsomaggiore Terme e di alcune realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio. I biglietti per questo concerto sono acquistabili nei pomeriggi feriali dalle 15.30 alle 19.30 e al sabato mattina dalle 10.30 alle 12.30 presso la sede del Piacenza Jazz Club. E’ inoltre possibile prenotare il biglietto scrivendo una mail a biglietti@piacenzajazzclub.it.

Radio Sound

Due musicisti di altissimo livello, entrambi acclamati come raffinati interpreti, entrambi forti di una felice carriera trentennale, si erano già incontrati numerose volte in diverse occasioni e in varie formazioni, ma è stato solo con “Present Joys”, che è anche il titolo di un album che raccoglie quest’esperienza, uscito nel 2014, che i due hanno deciso di dare vita a un lavoro comune che potesse valorizzare una collaborazione importante come la loro, fatta di amicizia, stima e complicità musicale. Insieme, i due fanno davvero scintille. Entrambi dotati di una padronanza tecnica sopraffina, di grande raffinatezza esecutiva e di un’intelligenza musicale portata all’innovazione e alla libera improvvisazione, riescono a spaziare tra i generi con molta fluidità, ma al contempo mantenendosi sempre in equilibrio con le melodie di riferimento. In questo caso si tratta di vecchi inni protestanti, scelti come loro voce guida.

I brani contenuti nell’album che verranno presentati anche nel corso di questo eccezionale concerto al Conservatorio Nicolini, sono infatti tutti ispirati alla “Sacred Harp”, la musica sacra corale della tradizione americana che a partire dalle comunità del New England già tra la fine del XVIII e la prima metà del XIX secolo si sviluppò poi via via anche nel resto degli Stati Uniti. Ad affiancare alcuni di questi inni che vengono cantati di solito “a cappella” durante le celebrazioni protestanti, vi sono altre composizioni dello stesso Douglas che ne riprendono le sonorità e ne mantengono l’ispirazione, pur se di gusto più contemporaneo.

Se pur è evidente il forte richiamo alla tradizione, è nella reinterpretazione in chiave jazz e attraverso l’improvvisazione e la sperimentazione che i due musicisti newyorkesi eccellono, offrendo il meglio di sé.

Dave Douglas, trombettista, compositore e docente, è stato ospite del Jazz Fest piacentino con una diversa formazione neglianni scorsi e si è meritato nell’arco della carriera numerosi e prestigiosi riconoscimenti: una Guggenheim Fellowship, un premio Aaron Copland e due nomination ai Grammy. Douglas ha sviluppato il suo lavoro in varie formazioni di cui è leader: il suo sestetto elettrico e il quintetto Sound Prints, di cui è contitolare con Joe Lovano. Negli ultimi anni ha ampliato la sua già notevole attività come compositore, aggiungendovi anche quella di organizzatore culturale.

Uri Caine, anch’egli “amico” del Piacenza Jazz Fest, inizia giovanissimo con Philly Joe Jones, Grover Washinton, Hank Mobley e più tardi, negli anni dell’università, con Freddie Hubbard, Joe Henderson, Lester Bowie. La svolta è il trasferimento dalla natale Philadelphia a New York. Con il terzo cd, dedicato a Mahler, inaugura la felice stagione di lettura in chiave jazz di alcuni compositori classici. La commistione jazz/classica ha in Caine un approccio particolarmente originale: suo scopo non è la reinterpretazione ma una vera e propria riscrittura di grandi compositori del passato quali Bach, Wagner, Beethoven o Schumann. Con le Variazioni Goldberg di Bach il pianista americano firma il suo indiscusso e più popolare capolavoro. La continua ricerca di Caine è l’occasione per il jazz di trovare nuovi sbocchi comunicativi, in sintonia con la musica contemporanea.

Uri Caine, prima del suo concerto, alle ore 16.00 di sabato 3 marzo terrà una masterclass dedicata ai pianisti e musicisti tutti, ma gratuita e aperta a tutti, dove parlerà del suo stile e della sua tecnica esecutiva e compositiva, più in generale del rapporto con lo strumento che l’ha reso celebre in tutto il mondo: il pianoforte. Un’occasione rara per venire a stretto contatto con uno dei più brillanti musicisti del nostro tempo.

Jazz al Centro – Aperitivo Swing

Senza sosta il cammino questa edizione del Piacenza Jazz Fest che offre sempre più di uno spunto interessante su come trascorrere il tempo libero, con una concentrazione particolarmente alta nei weekend. Domenica 4 marzo non fa eccezione. La spumeggiante Georgia Ciavatta che ogni tanto torna nella sua terra,  si esibirà insieme a uno swingante quintetto al Centro commerciale Gotico per il secondo appuntamento di Jazz al Centro – Aperitivo Swing.

Grazie alla pluriennale collaborazione tra Direzione del Centro Gotico e Piacenza Jazz Fest è nata l’idea di portare nel centro commerciale anche una delle sfumature più divertenti e giocose della musica afroamericana. Domenica 4 marzo alle 17.30 sarà la volta di Georgia Ciavatta accompagnata da un quintetto che vede, oltre alla sua splendida voce, Gianni Satta alla tromba, Niccolà Cattaneo al pianoforte, Daniele Tortora al contrabbasso e Pasquale Fiore alla batteria. Georgia è una piacentina che da qualche anno vive nella Svizzera tedesca e frequenta il locale Conservatorio, oltre ad avere un’intensa attività professionale. Il Piacenza Jazz Fest l’ha “acciuffata” in una delle sue rentrée per una serie di concerti in alta Italia e la propone nella rassegna “Il Jazz al Centro – Aperitivo Swing” con un progetto che fa del vero Swing il protagonista assoluto. Potremo ascoltare brani famosi della tradizione, insieme ad alcune chicche tratte da un repertorio poco frequentato ma gustosissimo, che rendono il concerto un reale tuffo nella New Orleans dei nostri sogni.

Anche la partecipazione a questo concerto è gratuita.

ANNULLATO CAUSA NEVE “ACCORDI E DISACCORDI” DOMENICA 4 MARZO CONVEGNO AL MILESTONE SUL RAPPORTO TRA MUSICA JAZZ E CINEMA, SPOSTATO DAL  4 MARZO A DOMENICA 11 MARZO 

Si terrà nella sede del Piacenza Jazz Club la giornata di studi dal titolo “Accordi e disaccordi. Casi ed esperienze di Jazz al cinema” patrocinata dal Conservatorio di Musica “G.B. Martini” di Bologna, tutta incentrata sul rapporto tra Jazz e Cinema, un binomio ricco di suggestioni, ma anche di esiti contraddittori. La cultura afroamericana e i cliché di Hollywood, il flusso dell’improvvisazione musicale imbrigliato nel montaggio a tavolino, le biografie di artisti eccentrici e le necessità artistiche del documentario; sono queste alcune delle tematiche del convegno organizzato sotto la supervisione del musicologo Stefano Zenni. Un’occasione di divulgazione e di approfondimento, in cui si susseguiranno a partire dalle 10 del mattino e lungo tutta la giornata, i punti di vista e i racconti professionali del compositore Battista Lena e della regista Monica Affatato, insieme agli approfondimenti storici dei critici Guido Michelone e Lapo Gresleri. In conclusione alle ore 18.30 sarà proiettato il film “Enrico Rava. Note necessarie” di Monica Affatato. Uscito nel 2017, il documentario si è affermato come uno dei più importanti su un jazzista italiano, anche per la ricerca sul linguaggio e il rapporto tra racconto biografico, montaggio e suono. Da Torino a New York, da Buenos Aires ad Atlanta, Enrico Rava ha plasmato il jazz contemporaneo degli ultimi cinquant’anni. Nel film assieme a colleghi e amici, ripercorre la sua vita salvata e modellata dall’incontro con la musica. Con il trombettista, le sue storie personali e gli incontri avvincenti dagli anni Sessanta fino ad oggi, Enrico Rava. Note Necessarie ci accompagna in un viaggio (non solo biografico) che attraversa il mondo del jazz, per scoprirne la forza di musica rivoluzionaria e il potere di arte liberatoria che si trasforma insieme con la società. Il film conduce al nucleo segreto del jazz, ciò che lo rende un linguaggio di libertà, oltre che un genere musicale.

La partecipazione al convegno e la visione del documentario sono gratuiti.

Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o visitare la pagina Facebook del festival www.facebook.it/piacenzajazzfest. Per contatti si può scrivere alla mail a biglietti@piacenzajazzclub.it oppure telefonare allo 0523.579034 – 366.5373201