Un’operazione soddisfacente sotto tutti i punti di vista quella messa in atto ieri dai carabinieri di Piacenza per fermare due nomadi minorenni in fuga dopo aver saccheggiato l’abitazione di una donna a Gragnano Trebbiense. I due giovani ladri, un ragazzo e una ragazza incinta di 16 anni, sono entrati nell’appartamento al piano rialzato di un condominio e dopo aver rovistato dappertutto e aver raccolto gioielli e monili d’oro per un valore di 5mila euro sono usciti da una finestra e sono fuggiti a bordo di un Ford Fiesta. Una vicina di casa ha assistito alla scena e ha subito chiamato il 112 descrivendo la vettura dei due ladri. Subito la centrale operativa ha diramato la segnalazione via radio a tutte le pattuglie: a intercettare l’auto dei ladri nei pressi della rotonda che immette sul ponte Paladini è stata una gazzella con a bordo due carabinieri della stazione di San Nicolò i quali, subito, hanno dato il via all’inseguimento.
I malviventi, vistisi braccati, hanno imboccato la rotatoria contromano nel tentativo di depistare gli inseguitori: la centrale operativa, che ha svolto un lavoro di regia davvero complesso, man mano indirizzava le altre pattuglie del Radiomobile e di Piacenza Principale in modo da impedire eventuali vie di fuga ai ladri. Ladri quindi costretti a imboccare la tangenziale che hanno percorso a grande velocità fino a quando sono rimasti bloccati nel traffico nei pressi della rotonda della Galleana. A quel punto i fuggitivi hanno tentato di farsi largo tra le auto in fila speronando a tutta velocità un furgone, operazione ovviamente inutile: la vettura dei fuggitivi, addirittura, è rimbalzata contro la gazzella dei militari che nell’impatto sono rimasti feriti. A quel punto i carabinieri hanno bloccato i due nomadi facendo scattare le manette ai loro polsi.
La ragazzina ha subito esclamato: “Sono incinta” ed entrambi hanno prontamente comunicato di essere minorenni, sperando in qualche sorta di tutela o trattamento privilegiato. Si tratta di un 16enne nato a Valencia ma con cittadinanza francese e residente in un campo nomadi di Milano, mentre la ragazza, anche lei 16enne, risiede sempre a Milano ma in un altro campo rom. Sul posto è intervenuta anche un’ambulanza del 118 per medicare le persone rimaste coinvolte nell’incidente: un carabiniere è stato condotto al pronto soccorso per una lesione al rachide cervicale e ne avrà per 10 giorni, l’altro militare ha subito una lesione alla gamba per 8 giorni di prognosi, mentre la giovane ladra si è fratturata un piede saltando dalla finestra della casa appena svaligiata. Illeso invece il ragazzino alla guida, condotto in una struttura di accoglienza per minori di Bologna. Nonostante lo stato interessante, anche per la giovane è stato convalidato l’arresto e ora si attende che possa lasciare l’ospedale. Per entrambi le accuse sono di furto aggravato, danneggiamento aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. A bordo dell’auto i carabinieri hanno ritrovato l’intera refurtiva che sarà riconsegnata alla legittima proprietaria.
“Un’operazione soddisfacente sotto molti punti di vista” spiega il comandante provinciale dell’Arma, Corrado Scattaretico – innanzitutto ci fa sempre piacere quando un residente segnala movimenti anomali interessandosi così dei propri vicini di casa, lo abbiamo sempre detto, la collaborazione dei cittadini è importante. Secondariamente devo elogiare il coraggio e la professionalità dei carabinieri che si sono gettati all’inseguimento procurandosi anche alcune lesioni. E poi un elogio a quei carabinieri che spesso lavorano dietro le quinte e non si mettono in mostra benché il loro apporto sia fondamentale: parlo della sala operativa che ha coordinato l’azione con una regia impeccabile, fornendo indicazioni utili ai carabinieri impegnati nell’inseguimento, consigliando le strade migliori da percorrere. Un lavoro davvero encomiabile”.