Venerdì mattina, i Carabinieri della Stazione di Castel San Giovanni, in esecuzione dell’ordinanza di aggravamento della misura cautelare in corso di esecuzione, hanno arrestato F.P., 22enne pregiudicato, già agli arresti domiciliari presso la propria residenza. Il giovane castellano, dall’aprile del 2018, era sottoposto alla misura cautelare perché i militari del NORM della Compagnia di Piacenza, nell’ambito della vasta operazione “Nahash”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza, in cui erano coinvolti dodici malviventi, lo avevano arrestato per spaccio continuato in concorso di sostanze stupefacenti.
La misura cautelare applicata dal Tribunale di Piacenza nei suoi confronti era appunto quella degli arresti domiciliari con la prescrizione del divieto di comunicazione con persone diverse dai familiari conviventi. Nei giorni scorsi però i carabinieri, durante un controllo presso l’abitazione dell’imputato avevano rilevato la presenza di una persona non autorizzata ad accedervi, che tra l’altro aveva cercato di nascondersi alla vista dei militari. Era B.G., 20enne residente a Borgonovo Val Tidone, coinvolta nella stessa attività che aveva portato all’arresto nell’aprile del 2018.
Evidenziata l’inadeguatezza della custodia domestica, il Giudice del Tribunale di Piacenza ha sostituito la misura degli arresti domiciliari applicata nei confronti di F.P. con quella della custodia cautelare in carcere.
I carabinieri di Castel San Giovanni quindi hanno notificato l’ordinanza, espletato le formalità di rito in caserma ed accompagnato il giovane pregiudicato in carcere a Piacenza.