Docenti illustri per il primo corso di alta formazione cinematografica in produzione

Si è tenuta stamattina la conferenza di presentazione del corso di Alta Formazione in Produzione Cinematografica al via oggi a Bobbio nell’ambito del progetto annuale FARE CINEMA. Sono intervenuti Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna che ha ribadito l’impegno della regione in ambito culturale, Enrica Gambazza, presidente di Cna ente attuatore del corso che ha sottolineato l’importanza degli sbocchi occupazionali del corso e Paola Pedrazzini direttrice artistica del progetto formativo che ha descritto il corso sottolineandone l’unicità, inquadrandolo nell’ambito del la progettualità della neonata Fondazione Fare Cinema e portando i saluti del sindaco di Bobbio Roberto Pasquali impossibilitato ad intervenire.

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Presenti nella sede di CNA, dove si è tenuta la conferenza stampa, anche Paola De Micheli e Paola Gazzolo (che presentarono insieme al Ministro Franceschini a Bobbio il progetto ancora embrionale della Fondazione Fare Cinema).

Il bando per partecipare al corso a numero chiuso (14 partecipanti) era stato emesso a fine dicembre 2017, le selezioni sono avvenute nella scorsa settimana e per i 14 fortunati ammessi le lezioni iniziano questo week end.

Ad aprire il corso due big del mondo del cinema: Cecilia Valmarana, produttrice, oggi dirigente di Rai Gold dopo una lunga esperienza in Rai Movie e Caterina D’Amico oggi Preside della Scuola Nazionale di Cinema e in passato membro del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, Presidente dell’Associazione Europea di Scuole di Cinema e Televisione GEECT, Presidente dell’Associazione Internazionale di Scuole di Cinema e Televisione CILECT, Amministratore Delegato di Rai Cinema; ha inoltre collaborato con Martin Scorsese, in qualità di produttore associato, a tutte le fasi della realizzazione del documentario sulla storia del cinema italiano My voyage to Italy, Ha dedicato molti anni allo studio dell’opera di Luchino Visconti, su cui ha scritto diversi saggi e volumi. Attualmente è il responsabile scientifico dell’Archivio Luchino Visconti, conservato presso la Fondazione Istituto Gramsci.

Due “big” del mondo della produzione, come tutti i docenti del corso, articolato in più week end intensivi a Bobbio da oggi alla fine dell’anno, in sessioni di lavoro dedicate a tutte le fasi della produzione cinematografica. L’unicità del corso è legata all’opportunità più unica che rara per gli studenti, di confrontarsi con chi lavora ai massimi livelli della filiera della produzione cinmatografica. I docenti del corso saranno infatti produttori come Nicola Giuliano (produttore di Paolo Sorrentino, con lui sul palco alla notte degli Oscar per La Grande Bellezza), Beppe Caschetto (produttore di “Fai bei sogni”), Gregorio Paonessa (impegnato in questi giorni a Berlino come produttore dell’unico film italiano in concorso); dirigenti delle principali istituzioni italiane e straniere di Cinema: oltre a Caterina D’Amico, Roberto Olla (direttore di Eurimage), Maria Jole Giannattasio (Mibac) e tanti altri. Ciascuno di loro proporrà agli studenti lezioni che comprendono analisi teoriche e di metodo ma anche e soprattutto confronti unici con cases history reali.

Il corso al via oggi è finanziato dalla Regione Emilia Romagna e, come il corso di Alta formazione in sceneggiatura, si inserisce nell’Offerta Formativa della neonata Fondazione Fare Cinema sostenuta dal Ministero, presieduta da Marco Bellocchio e guidata da Paola Pedrazzini (nel cda della Fondazione insieme al rappresentante dell’Istituto Luce). Soggetto attivatore del corso è Ecipar Piacenza che rilascerà ai partecipanti l’attestato a fine percorso.

Questi i nomi dei 14 partecipanti (che hanno superato due prove scritte e un colloquio per l’ammissione) che provengono da tutta la regione e che hanno un’età media di 25 anni: Martin Basile, Alessandro Bellani, Cristina Bernardi, Marta Braga, Simona Brambilla, Giorgia Dughetti, Pietro Fantone, Giulia Foschi, Ilaria Giangrande, Stella Gonzi, Federica Gotti, Sara Rasio, Davide Pampanin, Mattia Pisani, Tommaso Santambrogio. Tra questi quattro ragazzi piacentini: Alessandro Bellani, Simona Brambilla, Mattia Pisani e Giorgia Dughetti.

“E’ la seconda collaborazione che mediante Ecipar – ha precisato Enrica Gambazza – offriamo al Bobbio Film-festival dopo il Corso di sceneggiatura partito lo scorso autunno. E’ un onore, attraverso le nostre imprese del mondo artistico e della cultura e attraverso il nostro ente di formazione, collaborare con queste importanti professionalità del mondo del cinema che, tra l’altro, offrono anche un’eccezionale vetrina nazionale ed internazionale al nostro territorio provinciale”.

Come pensare e come sviluppare un film, come reperire i finanziamenti per produrlo ma anche come individuare le location per poterlo realizzare e come pianificare le migliori strategie commerciali per la sua distribuzione. Queste, in estrema sintesi, le materie di studio a cui si dedicheranno i 14 aspiranti produttori ammessi al corso.

“Quattro di questi quattordici – ha evidenziato Paola Pedrazzini – sono piacentini, provenienti da un territorio che, grazie soprattutto a Marco Bellocchio, vanta ormai un’importante tradizione nel mondo del cinema. Si tratta di un corso altamente specialistico, a cui hanno già aderito, come docenti, personaggi del calibro di Nicola Giuliano, Gregorio Paonessa, Beppe Caschetto, Roberto Olla, Cecilia Valmarana di Rai Cinema e Caterina D’Amico, Presidente della Scuola nazionale di cinema. Siamo onorati che la Regione Emilia Romagna, attraverso il Fondo sociale europeo, abbia finanziato questo progetto di alto livello”.

“Un progetto – come ha voluto sottolineare il Presidente della Regione Bonaccini – che ci permette di evidenziare come l’arte e la cultura siano elementi distintivi del nostro modo di fare programmazione sul territorio regionale. Il tema delle discipline artistiche ha contribuito in maniera determinante ad attirare turisti in Emilia Romagna, ma ci permette anche di creare nuovi posti di lavoro in un settore della cultura verso cui siamo molto sensibili. Ogni euro che investiamo nel cinema ne fa ritornare quattro sul nostro territorio regionale, ed anche questo dato, seppur secondario, ci sprona a continuare su questa strada”.