Disagi per raggiungere Gerbido. L’assessore Garetti “Interventi di Autostrade, improrogabili per la sicurezza”

Siamo consapevoli dei disagi che i residenti di Gerbido devono affrontare in questo periodo, nei collegamenti tra città e frazione; purtroppo, i diversi interventi viabilistici in corso, in particolare quelli a cura di Società Autostrade sui viadotti di Le Mose e via Leccacorvi, erano improrogabili per ragioni di sicurezza”.

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La precisazione arriva dall’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Garetti, a fronte delle numerose segnalazioni ricevute dai cittadini che, in questi giorni, hanno rivolto all’Amministrazione comunale le proprie lamentele per i cantieri concomitanti che rendono difficoltoso l’accesso alla zona di Gerbido.

“In realtà – sottolinea l’assessore – il Comune ha competenza diretta sul ponte di Leccacorvi, mentre quello nei pressi del Palabanca, dove ora è in vigore il senso unico alternato, è sotto l’egida della Provincia. In entrambi i casi, abbiamo solo potuto prendere atto dell’urgenza con cui la Società Autostrade ha dovuto procedere alle verifiche sulla stabilità dei viadotti e avviare i cantieri, non procrastinabili, per garantire la piena sicurezza delle strutture. Se l’intervento su via Leccacorvi era già in corso dal mese di luglio, i gravissimi fatti di Genova e le conseguenti disposizioni della Prefettura hanno reso necessario anticipare anche i lavori di ordinaria e già prevista manutenzione sul ponte di Le Mose. Da parte nostra – aggiunge Garetti – c’è la massima attenzione e l’impegno a vigilare sul rispetto dei tempi: ci è stato assicurato, e monitoreremo la situazione affinché non vi siano ritardi, che l’intervento su via Leccacorvi si concluderà entro il 15 settembre, mentre i lavori a Le Mose termineranno entro il 23”.

E’ invece previsto per venerdì 31 agosto il completamento dell’asfaltatura del cavalcaferrovia nei pressi del cimitero urbano, conseguente agli scavi per il teleriscaldamento a cura di Ireti: “La riapertura completa di questo snodo viarioconclude l’assessore Garettipermetterà di alleggerire almeno in parte le difficoltà attuali dei cittadini, che comprendiamo bene. Colgo l’occasione per chiarire che, laddove non si vede alcuna attività operativa nelle aree di cantiere, non significa che i lavori siano fermi; al contrario, si tratta della fase in cui è necessario che il calcestruzzo o i materiali utilizzati si consolidino. Riaprire le strade prima del tempo significherebbe, con le vibrazioni date dal traffico, impedire che questo processo si compia in modo corretto, col rischio di vanificare i lavori appena fatti”.