Dipendenti comunali licenziati per assenteismo, salgono a cinque i ricorsi respinti dal tribunale

Assenteismo, Furbetti del cartellino

In merito alla vicenda dei 50 dipendenti comunali accusati di assenteismo, dieci dei quali sono stati licenziati, in questi giorni la Sezione Lavoro del Tribunale cittadino ha emanato ulteriori due decisioni di conferma dei provvedimenti di licenziamento attuati dal Comune di Piacenza. Una delle due sentenze riguarda una dipendente che si recava abitualmente al mercato settimanale in orario di lavoro; l’altra è relativa a un tecnico comunale, addetto al controllo degli impianti sportivi di proprietà del Comune, che si dedicava ad attività personali mentre era in servizio. Con decisioni di diversa natura, sinora le conferme dei licenziamenti da parte del Tribunale del Lavoro sono cinque, su nove ricorsi presentati. Un dipendente non ha proposto ricorso.

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Tre le Magistrature che si stanno occupando dei dieci casi dei dipendenti licenziati: il Tribunale del Lavoro, il Giudice Penale e la Corte dei Conti. Anche la Magistratura contabile ha emanato le prime tre sentenze in materia, confermando il danno per l’Ente e condannando gli interessati a restituire le retribuzioni che erano state loro versate per il periodo in cui, anziché svolgere il proprio servizio, si dedicavano a faccende personali.

La decisione in merito al danno d’immagine subito dal Comune è stata rinviata alle successive sentenze del Giudice Penale, allorché giudicherà le responsabilità penali per truffa ai danni della Pubblica Amministrazione e altri reati.