Difesa del made in Italy, Coldiretti: “Sistema di etichettatura penalizzante per le nostre dop”

“L’etichetta nutrizionale a semaforo sugli alimenti che si sta diffondendo in Europa boccia ingiustamente quasi l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine (Dop) che la stessa Unione Europea dovrebbe invece tutelare e valorizzare”. E’ quanto ha ribadito Coldiretti questa mattina, martedì 8 maggio, al Cibus, durante il convegno di presentazione della nascita di Filiera Italia, la nuova realtà associativa che vede per la prima volta il mondo agricolo e l’industria di eccellenza insieme per difendere la filiera agroalimentare nazionale.

Radio Sound

Alla manifestazione di Parma Coldiretti, nel suo spazio presente al padiglione 7, ha esposto i prodotti simbolo del Made in Italy “marchiati” all’estero nei supermercati dal bollino rosso. Presente una nutrita delegazione piacentina, partita con un pullman dalla città e guidata dal presidente provinciale Marco Crotti, dal direttore Giovanni Luigi Cremonesi e da tutti i segretari di zona.

“L’Unione Europea deve intervenire per impedire un sistema di etichettatura, fuorviante discriminatorio ed incompleto che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta”, ha affermato Crotti nel denunciare “le distorsioni provocate dal sistema di informazione visiva che fino a ora è stato adottato con formule diverse in Gran Bretagna e Francia”. Per l’Italia ad essere bocciata dal semaforo rosso inglese c’è tra gli altri – ha sottolineato Crotti –una delle nostre specialità Dop più vendute in Italia e all’estero come il Grana Padano, ma si arriva addirittura a colpire anche l’extravergine di oliva, considerato il simbolo della dieta mediterranea.

 

AL CIBUS ANCHE L’ACCORDO TERRANOSTRA-ZANUSSI

Con oltre 3 milioni di turisti che nel 2017 si sono seduti a tavola in un agriturismo dell’Emilia Romagna, la buona cucina con il recupero dei piatti della tradizione è uno dei fattori trainanti delle vacanze in campagna. È quanto ha affermato Coldiretti in occasione della presentazione al Cibus di Parma dell’accordo tra Terranostra Emilia Romagna, organizzazione agrituristica di Coldiretti, e Zanussi Professional, l’azienda italiana leader nel settore delle cucine professionali, finalizzato alla formazione, aggiornamento e qualificazione degli agrichef delle aziende agrituristiche.

L’accordo firmato a Cibus dal presidente di Terranostra Emilia Romagna, il piacentino Carlo Pontini, e dal direttore commerciale di Zanussi Professional, Andrea Rosi, prevede l’organizzazione di corsi per la qualificazione e l’aggiornamento degli agrichef e la collaborazione in eventi e iniziative regionali e provinciali.

 

SCATTANO LE MULTE PER LE ETICHETTE “FAKE”. DA 500 A 40MILA EURO PER CHI MENTE SU CARATTERISTICHE E INGREDIENTI

Coldiretti ricorda infine che domani, mercoledì 9 maggio 2018, entrano in vigore le sanzioni, da 500 a 40mila euro, per chi non rispetta trasparenza e corretta informazioni al consumatore su quello che viene offerto sugli scaffali. La novità è prevista dal decreto legislativo 23 del 15 dicembre 2017 che “dà attuazione” alla disciplina dell’Unione europea di tutela dei consumatori e riguarda – spiega la Coldiretti – sia l’indicazione di origine dell’ingrediente principale laddove prevista, ma anche la data di scadenza, la presenza di allergeni, la dichiarazione nutrizionale o le caratteristiche del prodotto come definirlo bio oppure vegan quando invece non lo è.