Colto da arresto cardiaco, salvato da un meccanico. E’ il miracolo reso possibile da Progetto Vita, concretizzatosi per l’ennesima volta nella giornata di ieri, lunedì 10 luglio, in zona Capitolo. Un uomo di 60 anni è rimasto vittima di un malore e a intervenire, su richiesta di alcuni clienti, è stato il titolare di una vicina officina dotata di defibrillatore: l’uomo ha applicato l’apparecchio salvavita al petto del 60enne salvandogli la vita. I soccorsi del 118, intervenuti tempestivamente, hanno poi portato a compimento le manovre di rianimazione per poi condurre il paziente al pronto soccorso.
“Quando una persona resta vittima di un arresto cardiaco i minuti chiave sono i primi 3 o 4: quindi, pur essendo gli operatori del 118 estremamente tempestivi, attendere l’arrivo dell’ambulanza significa aspettare troppo. Avere a portata di mano un defibrillatore vuol dire invece intervenire tempestivamente, e intervenire tempestivamente significa a sua volta salvare una vita e scongiurare danni più gravi” commenta la dottoressa Daniela Aschieri, presidente di Progetto Vita.
“Finalmente si è realizzata una delle leggi più innovative d’Europa: da pochi giorni le società sportive dilettantistiche e professioniste sono obbligate a dotarsi di defibrillatore. Teniamo presente che in Italia muoiono ogni anno circa 100-150 atleti proprio durante l’attività sportiva: questo dà l’idea dell’importanza di avere un defibrillatore a bordo campo”.
“Oltretutto le manovre di rianimazione con il DAE sono studiate per essere semplici e facilmente attuabili: l’utilizzo è immediato, basta applicare gli elettrodi al torace del paziente. Inoltre, oggi, il 118 guida al telefono colui che si trova a intervenire in quel momento: in questo modo, anche in una situazione di panico, il soccorritore ha una voce che lo assiste e lo indirizza. Inoltre, altro aspetto importante, il defibrillatore non ti permette di sbagliare: se una persona è vittima di malore, ma non si tratta di arresto cardiaco, il DAE semplicemente non si attiva e una voce comunica che non è necessario erogare la scarica. Non esiste margine di errore: se una persona si accascia a terra, applicare il defibrillatore non può causare danni”.
“Intanto abbiamo iniziato a posizionare i 150 defibrillatori a disposizione nell’area di viale Dante: esercenti e residenti che volessero dotare negozi, attività e abitazioni dell’apparecchio salvavita non esitino a contattare la nostra associazione”.