Crescono le imprese under 35, finanza e commercio i settori più “giovani”

Sono 2.296 le imprese giovanili registrate a Piacenza a fine 2016: nel loro complesso rappresentano il 7,7% delle imprese piacentine. Si considerano “Imprese giovani” le imprese la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da persone di età inferiore ai 35 anni. Il grado di partecipazione di genere è desunto dalla natura giuridica dell’impresa, dall’eventuale quota di capitale sociale detenuta da ciascun socio e dalla percentuale di giovani presenti tra gli amministratori o titolari o soci dell’impresa. In generale si considerano giovani le imprese la cui partecipazione di giovani risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e di cariche amministrative detenute da giovani, per tipologia di impresa. Le iscrizioni avvenute nel corso del 2016 sono state 447 mentre le cessazioni 239: il saldo è quindi positivo per 208 unità.

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Operano nel commercio 510 imprese giovanili, 458 nelle costruzioni, 288 nei pubblici esercizi e 221 in agricoltura.
Classificando i settori sulla base dell’incidenza di imprese giovani sul totale si colloca però al primo posto quello delle attività finanziarie ed assicurative nel quale 16 imprese su 100 appartengono a questa categoria. Sono sette gli ambiti di attività nei quali è mediamente più forte la presenza dei giovani. Le attività immobiliari, quelle coinvolte nella fornitura di emergia elettrica, gas e vapore ed ancora il manifatturiero hanno invece le incidenze inferiori.

In questo universo 76 imprese su 100 sono individuali: il titolare ha meno di 35 anni. Il 14,5% del totale è invece una società di capitale. Se le società di persone con i requisiti sopra descritti sono il 7,8%, le cooperative si fermano all’1,3%. Nel corso degli anni il peso delle società di capitale è aumentato di circa 5 punti percentuali a fronte della riduzione di due punti percentuali dell’incidenza delle ditte individuali e di tre punti percentuali di quella delle società di persone.

Se a Parma le imprese dei giovani rappresentano una quota dello stock complessivo analogo a quello piacentino, diversa è la situazione di Reggio Emilia, Cremona, Lodi e Pavia: in ognuna di queste province la media supera abbondantemente il 9%. Poco meno del 30% delle imprese giovanili è costituito da imprese femminili. Il 32,4% delle imprese giovanili esercita un’attività artigiana (più della metà in edilizia).