Scontri al corteo antifascista e carabiniere aggredito, due arresti a Torino e Pavia – VIDEO e AUDIO

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Due arresti per gli scontri di sabato scorso a Piacenza, durante il corteo antifascista indetto per protestare contro l’apertura della sede di CasaPound. Nel corso di un’operazione congiunta, carabinieri e polizia di Piacenza, Torino e Bologna hanno eseguito due arresti a Pavia e Torino. Uno dei due manifestanti, Moustafa Elshennawi, un egiziano di 23 anni residente a Belgioioso, è stato raggiunto nei pressi del comune lombardo, arrestato e condotto alla caserma dei carabinieri di viale Beverora. Circa due ore dopo, poi, è stato trasferito in questura per le pratiche di rito prima di essere accompagnato al carcere delle Novate dove sarà interrogato nei prossimi giorni dal giudice per le indagini preliminari.

Il secondo arrestato, Giorgio Battagliola, è residente e Bussoleno, provincia di Torino: è stato raggiunto dai carabinieri all’interno del ristorante dove lavora in qualità di cuoco.

I due arrestati avrebbero partecipato all’aggressione ai danni del brigadiere capo del Battaglione di Bologna: il militare era caduto a terra durante una colluttazione e una decina di manifestanti ne avevano approfittato per iniziare un pestaggio in piena regola. In particolare il 23enne sarebbe il soggetto ripreso in video mentre colpisce ripetutamente il carabiniere con il suo stesso scudo, sottrattogli pochi istanti prima durante i tafferugli. Si tratta di un lavoratore nela campo della logistica, residente a Belgioioso ma domiciliato a Piacenza: nel corso dell’operazione, le forze dell’ordine hanno trovato nella sua abitazione una bandiera del sindacato Si Cobas, la stessa che l’egiziano indossava, legata sulle spalle, al momento degli scontri. Il ragazzo piemontese, invece, avrebbe fatto cadere il carabiniere con uno sgambetto dando poi il via al brutale pestaggio.

Per entrambi gli arrestati si parla di accuse pesanti: resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali gravi e rapina.

Nei giorni scorsi erano stati iscritti nel registro degli indagati altri undici manifestanti, tra loro due degli organizzatori della manifestazione.