Consorzio Casalasco, investiti oltre 20 milioni di euro a Gariga di Podenzano

Il nuovo anno si apre con due grandi appuntamenti per il Consorzio Casalasco del Pomodoro che, dopo aver chiuso il 2018 con un volume d’affari in crescita da 230 a 270 milioni di Euro, si prepara ad aprire nuove strade verso l’espansione commerciale e la valorizzazione del pomodoro anche piacentino grazie ai marchi Pomì De Rica.

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Saranno infatti le due fiere, Winter Fancy Food di San Francisco negli Stati Uniti (13-15 gennaio) e Marca di Bologna (16-17 gennaio), ad ospitare quasi contemporaneamente l’attività commerciale della cooperativa, che ha nello stabilimento di Gariga di Podenzano uno dei suoi centri produttivi nevralgici.

In California, oltre alle nuove referenze Pomì, verrà presentata ufficialmente la gamma De Rica USA, ideata appositamente per l’esigente mercato nordamericano che sarà distribuita con una rete commerciale esclusiva e dedicata ai prodotti Made in Italy di qualità. Al Marca di Bologna invece ci sarà l’esposizione della linea De Rica Professional dedicata al mondo della ristorazione oltre alla nuova linea De Rica Legumi coltivati dai soci della cooperativa e confezionati dal fresco, tutti prodotti nello stabilimento piacentino del Consorzio Casalasco.

L’acquisizione della struttura avvenuta del 2015 ha permesso all’azienda di diventare la prima filiera italiana completa per la coltivazione e trasformazione di pomodoro e di diversificare l’offerta in termini di prodotti e formati. Il Consorzio ha investito nell’ultimo triennio oltre 20 milioni di Euro apportando notevoli miglioramenti agli impianti di trasformazione per il ricevimento e la selezione del pomodoro, installando nuove linee produttive – come quella destinata al confezionamento dei tubetti – garantendo le produzioni durante tutto l’anno e coinvolgendo anche la costruzione di importanti ampliamenti immobiliari dedicati, incrementando il numero di occupati del +20% dal 2015 ad oggi.

Non ultimo, l’investimento sul marchio De Rica nato proprio a Podenzano decenni fa e acquistato dal Casalasco alla fine del 2017, che rappresenta l’emblema del legame della cooperativa alle attività piacentine con l’intento di sviluppare prodotti dell’agroindustria locale che riguardano anche altre materie prime come i legumi.