Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Forza Italia.
Pare opportuno specificare, diversamente dalle mistificazioni secondo le quali le minoranze avrebbero visto una fantomatica volontà di “portare ad un orario il più ritardato possibile l’interrogazione PD sui compensi gonfiati in ACER”, quanto segue. Sono settimane che, come dichiarato anche pubblicamente, il Gruppo di Forza Italia non vede l’ora di affrontare la mozione presentata dalle minoranze, documenti e conti alla mano. Dopo il terzo rinvio a data da destinarsi per il protrarsi delle sedute consiliari, il Gruppo di Forza Italia, che non ha nessuno da tutelare se non i piacentini, ha proposto di proseguire nei lavori d’aula; la minoranza del Pd, invece, si è opposta alla prosecuzione della seduta o perché troppo stanca o perché timorosa di veder – finalmente – svelate le falsità che ha dichiarato: è sicuramente cosa alquanto singolare dal momento che la maggior parte dei punti da trattare riguarda istanze presentate proprio dalla stessa minoranza, per giunta presentate dalla stessa con la clausola dell’urgenza.
Così la minoranza, di fatto, ha sempre preferito rinviare le proprie mozioni ed interrogazioni (che riteneva urgenti) anziché discuterle. L’orario, d’altra parte, non pareva tanto “ritardato” come scritto: la seduta si è chiusa alle 21.30 quando la maggior parte dei Comuni della provincia, dove magari i Consiglieri non si prendono mezza giornata di permesso dal lavoro, e forse neanche il gettone di presenza, concludono di prassi le stesse dopo la mezzanotte.
Se volontà di tirarla per le lunghe c’è stata, questa più che al gruppo di Forza Italia va ascritta a chi dell’opposizione ha voluto perdere oltre un’ora nel dibattere sui tempi a disposizione dei gruppi per la trattazione degli argomenti (“alto dibattito” incentrato sui veri problemi della città dal quale i nostri consiglieri hanno preferito astenersi).
Siccome da sempre Forza Italia è abituata ad essere trasparente, affrontare le contestazioni della minoranza è ciò che a testa alta aspettiamo, nella convinzione di fare chiarezza sulle falsità dette il prima possibile… ma, a quanto pare, a differenza di ciò che vuole la minoranza.