Alla Bottega Italiana Mulino di Bisi in via Colombo 35, si potranno acquistare le caciotte della solidarietà, il formaggio salva stalle, fatto con il latte raccolto negli allevamenti terremotati del Centro Italia, per sostenere la ripresa delle attività e la ricostruzione. L’intero incasso della vendita, spiega Coldiretti Piacenza, sarà devoluto alle aziende agricole danneggiate dal sisma. La caciotta della solidarietà, riconoscibile dalla speciale etichetta “Aiutaci ad aiutarli”, pesa 1,3 chili e sarà venduta al prezzo di 10 euro.
Si tratta, continua Coldiretti Piacenza, di un’iniziativa di solidarietà con un impatto economico diretto sul territorio per fermare l’abbandono delle attività, che nelle campagne terremotate significa soprattutto salvare le stalle. L’obiettivo è quello di far fronte oltre ai danni diretti provocati dal terribile evento anche a quelli indiretti e dunque alla necessità di dare continuità alle realtà produttive.
La situazione nei territori del centro Italia colpiti dal sisma prima e dal maltempo poi, è tuttora drammatica e ad essere colpita è stata soprattutto l’attività di allevamento. La terra che continua a tremare stressa anche gli animali con le mucche e le pecore che hanno ridotto di almeno il 30% la produzione di latte e si moltiplicano gli aborti anche perché spesso sono costrette a vivere in molti casi all’aperto a causa del crollo delle stalle. Complessivamente sono circa tremila, secondo la Coldiretti, le aziende agricole e le stalle in difficoltà nelle aree del Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpite dal terremoto, con centomila animali allevati, che alimentano un fiorente indotto agroindustriale.
Gli agricoltori e gli allevatori colpiti dal terremoto e dal maltempo in Abruzzo si mobiliteranno lunedì 13 febbraio dalle ore 9,00 in Via Madonna delle Grazie in Localita’ Basciano in provincia di Teramo nell’ azienda agricola San Vincenzo (Salumieri di Castel Castagna) dove sono morti migliaia di animali, crollate numerose stalle e danneggiato lo stabilimento di produzione dei salumi tipici. L’obiettivo è fare luce su un’emergenza drammatica nelle campagne, illustrare direttamente le difficoltà che stanno vivendo e coordinare le necessarie attività per far riprendere il lavoro nei campi e nelle stalle.