Non un semplice sponsor, non un semplice memorial, ma molto di più. La volontà di abbinare una tradizione di famiglia, il ciclismo, a un valore nobile tramandato sempre nella cerchia familiare: la solidarietà. La bicicletta e l’amore per il prossimo sono legati a doppia mandata nelle iniziative di Michele Baiocchi, imprenditore bresciano titolare dell’azienda Ingranaggi Baiocchi di Cailina di Villa Carcina e tra i più fedeli sponsor dell’Aspiratori Otelli Vtfm Carin Nacanco Baiocchi Cadeo Carpaneto, formazione giovanile maschile che si è presentata sabato scorso al teatro San Faustino di Sarezzo.
Oltre a dare il proprio contributo all’attività ciclistica del sodalizio, da undici anni l’imprenditore della Val Trompia organizza il Memorial Baiocchi “Pedaliamo per gli altri in ricordo di papà Tarcisio”, un challenge a punteggio riservato a squadre e corridori della categoria juniores del territorio bresciano. Nel 2016, a trionfare è stato Michele Gazzoli (nell’albo d’oro succede tra gli altri a Colbrelli, Marini, Martinelli e Mareczko, ora professionisti), freccia dell’Aspiratori Otelli Vtfm Carin Nacanco Baiocchi Cadeo Carpaneto e più volte convocato in azzurro per Europei e Mondiali su strada e su pista.
Il memorial non ha solo una valenza ciclistica, ma anche e soprattutto benefica, sostenendo i progetti della Onlus Bambini Cardiopatici nel Mondo e di Orizzonti sportivi, che in occasione di ogni premiazione annuale del Memorial ricevono la donazione destinate ai loro progetti in Africa, in particolare in Senegal e in Camerun.
“Mio padre – spiega Michele Baiocchi – correva in bicicletta arrivando fino ai dilettanti, oltre a essere stato presidente della Vilcar. Da giovane io giocavo a basket, ma il ciclismo è sempre stata una passione a casa nostra con grandi campioni come per esempio Moser, Saronni, Gimondi e i bresciani Bertoglio, Rosola, Parecchini. Papà Tarcisio ha iniziato a collaborare con Giancarlo Otelli (patron dell’Aspiratori Otelli, ndc) nel 1994 e dopo la sua scomparsa ho continuato, poiché so che lui avrebbe voluto così e poi mi piace andare a vedere le corse dei ragazzi”. Quindi aggiunge. “Come azienda non abbiamo ritorni economici per sponsorizzare la squadra, in quanto non vendiamo un prodotto fruibile trattando di ingranaggi, semplicemente mi sento coinvolto quando in mezzo ci sono i ragazzi ed è giusto aiutarli per quel che si può fare. Undici anni fa Otelli e Palini (titolare della Carin, altro sponsor del sodalizio, ndc) mi hanno proposto di intitolare una corsa a mio padre, ma io pensavo a un’iniziativa tipo Challenge in modo da utilizzare i soldi per iniziative benefiche a favore di bambini meno fortunati e cosi abbiamo fatto”.
“A dicembre 2004 è iniziata la costruzione del Cardiac Center Camerun, inaugurato poi il 19 novembre 2009 a Shisong, villaggio nel cuore dell’Africa, tramite l’Onlus Bambini Cardiopatici nel Mondo. Nel 2015, inoltre, è partito un analogo progetto per il Senegal, presso l’ospedale universitario di Dakar con la realizzazione di una nuova unità di Cardiochirurgia e Cardiologia pediatrica, struttura che è stata ultimata nel dicembre 2016 e verrà inaugurata nella prossima settimana ”.
Il Camerun è stato protagonista di un altro progetto benefico , questa volta a braccetto con Orizzonti sportivi: la realizzazione – nel 2012 – di quattro laboratori scolastici e di un impianto polisportivo completo di campo da calcio, campi da basket e pallavolo, pista d’atletica, spogliatoi e locali di servizio (tutto completamente finanziato dal Memorial Baiocchi) presso la scuola San Antonio da Padova a Mbotong, “che accoglie – spiega Baiocchi – circa 500 ragazzi tra chi vive li e chi ogni giorno fa svariati chilometri per andare a scuola”. “Nel complesso – conclude l’imprenditore bresciano – attraverso le iniziative solidali legate al ciclismo siamo riusciti a donare circa 250mila euro in 11 anni”.