I livelli di benessere pre-crisi sono ancora “un sogno”. Ma i dati che emergono dai congressi di due importanti compagini delle parti sociali, la Fillea e la Flai Cgil, rispettivamente sindacati che organizzano lavoratori nel comparto dell’edilizia e dell’agricoltura, segnano un cielo “stabile” che, con qualche accorgimento di carattere industriale e normativo, potrebbe far volgere al sereno comparti alla base dell’economia provinciale e nazionale.
Si sono conclusi con la riconferma dei segretari uscenti il settimo congresso provinciale della Flai Cgil, con Paolo Chiappa riconfermato all’unanimità per un altro quadriennio, e il nono congresso provinciale della Fillea, con Filippo Calandra al timone per il secondo mandato.
Ha parlato di “prospettive sono moderatamente ottimistiche” Calandra riguardo il settore delle costruzioni. “A livello locale, i dati della cassa edile certificano la stabilità del settore – spiega Calandra – il numero di imprese e di addetti rispetto a 4 anni fa è sostanzialmente stabile, mentre la massa salariale piacentina ha registrato un leggero aumento, passando da 22milioni e 150mila euro a oltre 23milioni. Purtroppo, in entrambi i casi, siamo lontani dai valori pre-crisi. E perdurano dei nodi strutturali che impediscono il rilancio pieno del settore”. Scarsa liquidità delle imprese e patrimonializzazione insufficiente sono alcuni dei mali delle imprese del settore, che devono fare i conti con un problema di accesso al credito da un lato, e alti livelli di credito nei confronti della PA dall’altro.
Sul fronte sindacale, la “lotta alle “partite Iva” illecite è da mettere in cima alla lista. Forme di lavoro – spiega Calandra – che eludono contrattazione, oneri fiscali e contributivi.
Puntare al recupero e al riutilizzo degli immobili, il recupero delle aree inquinate e la messa in sicurezza dal rischio sismico e idrogeologico sono alcune delle strade per il futuro secondo la Fillea.
Contrattazione e controlli sugli appalti sono invece i nodi che dovrà affrontare la Flai Cgil con il segretario Chiappa, rieletto ieri. “Occorre riprendere con forza le politiche per la salute e la sicurezza sul lavoro – ha spiegato Chiappa – gli infortuni sono ancora un problema che in agricoltura e nell’industria della trasformazione non è stato superato”. Altro fronte caldo, quello degli appalti. “Sono in aumento gli appalti nel settore – ha spiegato Chiappa – e quando si assiste a dinamic e di questo genere, vigilare sull’applicazione dei contratti è doveroso”.
Giudizio “positivo” e non scontato, “dei rapporti con gli altri sindacati ai tavoli delle vertenze” ha sottolineato Chiappa.