Sugli esiti del dopo elezioni intervengono gli attivisti del Meetup con un comunicato stampa:
Dopo cinque anni di impegno all’opposizione dei nostri Consiglieri Comunali, ci si attendeva, almeno, un “dignitoso incremento percentuale” rispetto alle elezioni del 2012, se non altro, grazie al traino di altre grandi città che si sono liberate dal giogo dei partiti come Roma e Torino, risultati che avevano dato un iniezione di ottimismo anche qui a Piacenza dove la Capogruppo passò da una dichiarazione di rassegnazione “Vincerà ancora il PD” a un roboante grido di battaglia “Prenderemo il Comune”. Ottenere invece poco più dell’8% perdendo consensi invece di guadagnarli è la dimostrazione che la cittadinanza non ha risposto come si aspettavano i nostri eletti uscenti, che puntare su un candidato sindaco sconosciuto ma non abbastanza, frammentare gli attivisti e considerare un mero riempitivo il programma, è stato come il giovane studente pigro che si illude di poter studiare solo l’ultimo giorno prima dell’esame, e prendere il massimo dei voti.
Il candidato sindaco Andrea Pugni, ha dichiarato di assumersi la colpa dello scarso risultato, tentando di giustificare la debacle locale accusando il Movimento a livello nazionale, la gestione di Roma, le critiche rivolte dal MeetUp e l’astensionismo degli elettori, ma la realtà è che Pugni ha pagato il goffo tentativo di qualcuno che sperava di fare le nozze coi fichi.
Ritenere secondaria una doverosa responsabilità di creare consenso formando una base solida ed allargata di cittadini che domenica avrebbe potuto e voluto contraccambiare confermando la loro fiducia al Movimento è stato un grave errore. D’altronde il vincolo ferreo dei due mandati nel Movimento 5 Stelle fa emergere la vera natura delle persone, che una volta preso il giusto ritmo nella macchina amministrativa si autoconvincono di essere dei grandi statisti “sprecati” come “semplici” consiglieri comunali, questo problema non esiste solo a Piacenza ed è noto, ma è un campanello d’allarme che è stato creato proprio ad hoc proprio per queste situazioni. Vorremmo illuderci che i consiglieri uscenti prendano atto di quello che è successo, rivolgendogli l’invito a fare ”un doveroso passo indietro” al fine di non danneggiare il Movimento anche oltre i confini piacentini
Ad uscirne sconfitti, purtroppo, sono soltanto quei cittadini che hanno sognato un cambiamento che può realizzarsi solo grazie al Movimento 5 Stelle.
Fortunatamente accogliamo invece con soddisfazione la decisione del Movimento di “istituzionalizzare i MeetUp” attraverso la Piattaforma Nazionale “Rousseau” non esisteranno più situazioni spiacevoli come quelle di Piacenza. Il “Call for Action” permetterà a tutti gli attivisti iscritti certificati di lavorare alla luce del sole coinvolgendo tutti i cittadini interessati ed i simpatizzanti del Movimento, senza dover passare da segreterie di partito quali “Point” o uffici di Palazzo Mercanti, evitando condizionamenti di “cerchi magici” o “capi bastone”, come definiti dal nostro garante Beppe Grillo e siamo pronti a ripartire per lavorare al bene di Piacenza e Provincia.
Per questo ci rivolgiamo alla cittadinanza con un appello molto diverso da quello fatto ormai un’anno fa dagli eletti piacentini: CERCASI ATTIVISTI.
Nell’attesa che questo percorso amministrativo si concluda definitivamente con il ballottaggio del 25 giugno, ci impegniamo a portare avanti un autentico percorso a Cinque Stelle, dove saremo vigili e attenti a controllare il lavoro dei nostri nuovi portavoce e nello stesso tempo a lavorare per far crescere la base del Movimento a Piacenza e Provincia, cosa non fatta in passato, allo scopo di a creare un gruppo compatto, trasparente e determinato a perseguire il bene di questa città con iniziative concrete sul territorio. Invitiamo tutti i cittadini che hanno a cuore questo ad unirsi e collaborare con noi.
A presto!
MeetUp Amici di Beppe Grillo di Piacenza