Reintegrare i prodotti dietoterapeutici senza glutine e ridurre i tempi dei rimborsi delle Asl ai commercianti, che riescono a ottenere i pagamenti con difficoltà e dopo molto tempo. E’ il contenuto di una interrogazione parlamentare al ministro della Salute presentata dalle deputate della Lega Elena Murelli ed Eva Lorenzoni.
Le parlamentari tornano di nuovo a occuparsi dei problemi dei celiaci, dopo la proposta di legge avanzata alla fine di ottobre per chiedere la presenza di cibi gluten free nei ristoranti, nei distributori automatici (utilizzando in tutta Italia la tessera sanitaria senza distinzioni da regione a regione) e anche per indicare sui foglietti delle medicine la presenza di glutine. Un decreto ministeriale dell’agosto 2018 aveva rivisto i limiti di spesa per l’erogazione gratuita di prodotti dietoterapeutici e previsto anche alcuni tagli sui diversi alimenti erogati dal Servizio sanitario nazionale.
I nuovi limiti dovevano essere applicati entro 3 mesi dall’aggiornamento del registro alimenti. Tuttavia una circolare del Ministero autorizza le regioni al taglio a partire dal 12 settembre. Ma questo « rischia di generare un danno reale e disparità di trattamento dei pazienti da regione a regione» sostiene Murelli. Su questo aspetto si inserisce, poi, la difficoltà dei commercianti di ottenere i rimborsi in tempi brevi.