Case popolari, Rancan: “Nuovi parametri per gli stranieri, vittoria della Lega”

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«Ora la chiamano norma di equità e ne reclamano la paternità politica ma, in realtà, si tratta di una battaglia di lungo corso della Lega che, più volte, proprio il Pd ha affossato. Ben venga la nuova norma sull’impossidenza, allargata anche agli immigrati che hanno già una casa di proprietà all’estero: cancellare una discriminazione grave a scapito degli italiani era necessario. Ma niente furbate politiche dalla giunta Bonaccini: è una nostra vittoria che rivendichiamo con orgoglio. Proprio in questi giorni in parlamento la senatrice Lucia Borgonzoni sta lavorando per rendere la norma valida a livello nazionale. Mentre il Pd cambia strada solo per effetto del voto del 4 marzo, cercando di rimediare agli errori del passato nella speranza di cancellarli dalla memoria degli elettori che ne hanno bocciato le politiche».

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Così il consigliere regionale Matteo Rancan della Lega interviene sulla annunciata modifica del regolamento per l’assegnazione delle Case popolari, a cui gli uffici regionali starebbero lavorando. A far sapere che la Regione Emilia-Romagna intende allargare la norma dell’impossidenza, che esclude dall’elenco dei possibili assegnatari anche gli stranieri che sono in possesso di case in territorio estero, è stata la vicepresidente Elisabetta Gualmini, che ha rilasciato una intervista alla stampa. Sullo stesso tema, però, proprio la Lega, lo scorso dicembre, aveva già depositato una risoluzione che ancora non è stata discussa.

«Ovviamente siamo perfettamente d’accordo sulla necessità di modificare ed ampliare anche ai beni all’estero posseduti da stranieri questo parametro di accesso», spiega Rancan «perché come abbiamo sempre sostenuto il mancato controllo sui beni immobili di proprietà delle famiglie immigrate creava un grave disparità tra cittadini italiani e immigrati». Aggiunge il consigliere: «Da tempo sosteniamo la necessità di cancellare le tante discriminazioni a scapito degli italiani presenti nel nostro welfare così come impostato dalla sinistra in questi anni e proprio lo scorso dicembre presentammo una risoluzione con la medesima richiesta risoluzione che non è ancora stata discussa. È evidente come – prosegue l’esponente del Carroccio – solo a seguito della batosta elettorale, il Pd che guida l’ente, stia tentando di mettere il cappello su battaglie della Lega».