In una via X Giugno blindata, CasaPound inaugura la propria sede. Oltre un centinaio le persone presenti al taglio del nastro, raccolte tra due camionette del reparto mobile della polizia che per motivi di sicurezza ha scelto di chiudere il tratto di strada interessato dall’evento. Dietro l’angolo, di fianco al liceo Gioia, un folto gruppo di militanti di sinistra, sindacati ed esponenti della politica piacentina, ha allestito un sit in di protesta, anche in questo caso sorvegliato dalle forze dell’ordine. Tra lampeggianti blu e cori contro il fascismo apre i battenti “La Scure”, nome con cui gli attivisti hanno battezzato il proprio punto di ritrovo.
“E’ una palestra di vita – spiega Gianluca Iannone, presidente del movimento, giunto a Piacenza per l’occasione – è la sede numero 109 in tutta Italia. I nostri spazi sono tutti autofinanziati, aperti e gestiti con il sudore dei nostri ragazzi. Questa sede vuole essere un punto fisso a Piacenza, dalla quale partiranno iniziative a favore delle fasce più bisognose della cittadinanza. Uno spazio dove trovare cultura, controinformazione, militanza”.
Dal punto di vista politico, cosa vi attendete dalle prossime elezioni?
“Nell’immediato puntiamo a entrare in parlamento, se riusciremo a superare lo sbarramento, cosa molto probabile, entreremo con 16-18 deputati che comunque faranno la differenza dal momento che 16 deputati di CasaPound valgono più di 160 grillini: in passato dicevano che avrebbero aperto il parlamento come una scatoletta di tonno e invece sono rimasti inscatolati come tonni”.
Una lettura di quanto accaduto oggi a Macerata: “E’ una tragedia, stigmatizziamo e condanniamo il gesto. E’ il frutto comunque di un clima politico avvelenato, perchè l’immigrazione incontrollata genera mostri. Prendiamo anche il caso di Pamela Mastropietro, la ragazza di 18 anni uccisa e smembrata per un macabro rituale sempre nei pressi di Macerata. Ci troviamo di fronte a barbarie efferate”.