Carne scaduta da oltre quattro anni oppure ricongelata. La brillante operazione della guardia di finanza di Piacenza ha portato al sequestro di circa 140 tonnellate di carne potenzialmente dannosa per la salute dei consumatori. Carne che a breve sarebbe stata immessa sul mercato.
L’attività, svolta in prossimità delle festività natalizie, nasce da un accurato monitoraggio effettuato, nell’intera provincia, sui soggetti operanti nel settore del commercio alimentare. Il tempestivo intervento delle fiamme gialle ha scongiurato il rischio concreto che il prodotto, sottoposto a sequestro, venisse illecitamente “lavorato” e rietichettato per la reimmissione in commercio. Carne che, per l’ingente quantità, avrebbe potuto “invadere” vaste aree territoriali, raggiungendo migliaia di ignari consumatori. I militari del gruppo di Piacenza, richiesto ed ottenuto l’ausilio di personale dell’azienda sanitaria locale che ha messo a disposizione le proprie specifiche competenze in materia, hanno rilevato che gran parte della carne recava una data di scadenza superata (a volte di oltre quattro anni) ed era sprovvista di qualsivoglia etichettatura utile a tracciarne provenienza e destinazione.
Una volta entrate nelle celle congelanti dello stabilimento di stoccaggio e trasformazione delle carni situato nella “bassa piacentina”, le fiamme gialle si sono trovate di fronte ad una situazione che avrebbe potuto provocare gravi ripercussioni sulla salute e sul mercato alimentare se non fosse stata stroncata prima dell’immissione in consumo del prodotto. Tali circostanze, unite alle carenze igieniche riscontrate ed al mancato rispetto delle procedure di autocontrollo e di un corretto mantenimento della catena del freddo (la carne era stata ricongelata dopo aver subito un fortuito decongelamento), hanno determinato il sequestro di tutto il prodotto detenuto in modo non conforme alle norme e pesanti sanzioni nei confronti della società detentrice della merce. L’operazione delle fiamme gialle ha consentito al servizio veterinario dell’AUSL l’emanazione di un provvedimento di sospensione temporanea dell’attività di stoccaggio e deposito del prodotto congelato, che verrà in seguito interamente distrutto.
Parte della carne rinvenuta presso l’esercizio controllato, pur correttamente conservata, era posizionata all’interno delle celle in modo da occultare a prima vista i bancali di prodotto non in regola con la vigente normativa sanitaria. Sono stati oggetto del provvedimento cautelare di sequestro complessivamente kg.139.029,00 di prodotto non destinabile al consumo umano e, nello specifico: 88.740,00 kg privi di qualsiasi indicazione e tracciabilità e 50.289,00 kg di prodotto con data di scadenza superata.
“I risultati ottenuti si inquadrano nell’ambito delle attività istituzionali finalizzate alla tutela del mercato e della concorrenza, oltreché della saluta pubblica e testimoniano l’elevato e costante impegno profuso dalla guardia di finanza a difesa della sicurezza economico-finanziaria del paese – commentano le fiamme gialle in una nota – l’attività svolta vuole altresì costituire monito per tutti i consumatori e operatori del settore, affinché pongano massima attenzione, soprattutto durante le prossime festività, sulla provenienza e sulla scadenza dei prodotti alimentari, spesso commercializzabili a prezzi maggiormente concorrenziali. Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti finalizzati a ricostruire la reale provenienza della carne ed a verificare il rispetto della normativa fiscale nell’ambito dell’attività commerciale esercitata”.