Capitale della Cultura, sabato il primo incontro. Banca di Piacenza: “Noi esclusi dal comitato promotore”

Piacenza

Si terrà sabato 9 settembre, dalle 9.30 alle 13, presso l’auditorium Santa Margherita in via Sant’Eufemia 12, l’incontro pubblico tra il Comitato promotore della candidatura a Capitale della Cultura 2020 e le associazioni del territorio.

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Nel frattempo la Banca di Piacenza ha diramato un calendario degli appuntamenti di stampo culturale organizzati dallo stesso istituto di credito e già messi in cantiere per i mesi a venire. Un comunicato aperto da quella che a tutti gli effetti pare una nota polemica: “La Banca di Piacenza comunica che, pur non chiamata a far parte della Commissione Piacenza capitale italiana della cultura 2020 né dalla precedente né dalla attuale Amministrazione comunale, provvederà in autonomia (e senza contributi pubblici: quindi, senza gravare sui contribuenti) ad organizzare importanti eventi culturali”.

 

Il programma dell’incontro tra comitato promotore e associazioni

La mattinata si aprirà con gli interventi istituzionali del sindaco Patrizia Barbieri, del vescovo monsignor Gianni Ambrosio, del presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Massimo Toscani e del presidente della Camera di Commercio Alfredo Parietti. Seguirà l’illustrazione del progetto da parte del responsabile Paolo Verri, attualmente direttore della Fondazione Matera Capitale europea della Cultura 2019, che presenterà il metodo e il percorso di lettura della città individuato per la redazione del primo dossier di candidatura.

I presenti si suddivideranno poi in quattro gruppi di lavoro, incentrati rispettivamente sulla cultura a Piacenza come motore di sviluppo strategico, motore del turismo, occasione di inclusione, innovazione e sviluppo tecnologico. In ciascuno dei quattro tavoli di confronto, i partecipanti potranno esprimere idee, suggerimenti e proposte, alla presenza degli esperti di Avventura Urbana (www.avventuraurbana.it), società che anche a livello europeo affianca le Amministrazioni pubbliche e le realtà private in programmi di rigenerazione urbana e nella costruzione di processi partecipativi.

In conclusione, verrà esposto all’assemblea plenaria il risultato delle discussioni dei gruppi, facendo convergere le principali proposte nel dossier che gli esperti stanno stilando insieme al Comitato promotore.