“Piacenza vuole cambiare pagina: la politica delle fiction, di burattini e burattinai, dei candidati costruiti, degli slogan ha stufato. Sosteniamo con entusiasmo, lealtà e convinzione Patrizia Barbieri, l’unico candidato che il centrodestra piacentino esprime e in cui si riconosce”, lo sostengono in una nota i coordinatori provinciali di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.
“Come si è visto anche nel corso dell’affollata camminata di venerdì in occasione della sua presentazione – proseguono Papamarenghi, Pisani e Bertolini – Patrizia Barbieri non solo ha riunito il centrodestra nelle componenti espresse dai partiti, ma soprattutto quelle sensibilità che a quest’ultimi non appartengono, da Paolo Garetti all’Associazione dei Liberali Piacentini oltre a tanti cittadini che pur non riconoscendosi in simboli di partito, vogliono partecipare alla rinascita della città.”
“Siamo ben convinti del fatto che l’avvocato Barbieri si è candidata a sindaco di Piacenza per senso di responsabilità verso una città che ama e non certo per velleitarie ambizioni personali. Patrizia Barbieri – aggiungo i coordinatori provinciali di FI, Lega e FdI-AN – è esterna ai partiti, ma non è certo estranea al centrodestra che ha rappresentato in diversi ruoli amministrativi; questo le permette di essere interlocutore autorevole per chiunque voglia vedere di nuovo una Piacenza viva, vivibile e dinamica.”
“Patrizia Barbieri è l’unica alternativa possibile a Paolo Rizzi, ha nel Partito Democratico il suo pilastro di sostegno. Rappresentano due modelli di città diversa – evidenziano Papamarenghi, Pisani e Bertolini – tra cui i piacentini sono chiamati a scegliere: Barbieri vuole una Piacenza dinamica e protagonista, Rizzi è la continuazione non solo politica della Giunta Dosi. Alla città serve un sindaco che certo rifletta, ma poi decida: proprio per questo Barbieri è la persona giusta.”
“Il centrodestra nelle sue varie componenti, sia civiche sia dei partiti, è infine con Barbieri per sostenere una Città che, negli ultimi anni, è stata più oggetto di conquista che beneficiaria di attrazione. Negli anni siamo stati spogliati – concludono i coordinatori di FI, Lega e FdI-AN – nell’assordante silenzio di una sinistra ossequiosa verso Bologna o Roma di importanti centri decisionali. Così non va. Oggi la città appare ripiegata su se stessa: con Barbieri sindaco ripartirà.”