Perdere per provare a vincere. Questo in estrema sintesi la mia analisi alla sconfitta del Piacenza a Pontedera ed è una battuta d’arresto che fa parte di un percorso di crescita. Già perchè questa squadra ha dimostrato ieri due limiti, il primo di squadra che necessita del maggior sforzo per essere risolto, il secondo mentale che invece è più facilmente risolvibile.
Partiamo dal primo, la squadra fino a quando rimane compatta e sceglie una partita di attesa dimostra di essere equilibrata e di rischiare pochissimo ma anche di creare molto poco. Quando invece, giustamente secondo me, cerca di andare oltre ai suoi limiti alzando di molto il baricentro ed accelerando l’azione per creare occasioni si trova in difficoltà nel gestire le ripartenze degli avversari. Preferisco comunque una squadra che cerchi di andare oltre ai suoi limiti che una che pensa a vivacchiare puntando ad un pareggio a Pontedera. Ed è su questo equilibrio da trovare quando si gioca nella metà campo avversario che deve lavorare Franzini. Dal punto di vista mentale le 4 vittorie hanno rilassato troppo la squadra che a Pontedera ha concesso troppo dal punto di vista agonistico ad un avversario che si aspettava cosi. Per cui si ritorni velocemente ad affrontare ogni partita con la giusta intensità e rabbia agonistica visto che l’equilibrio di questo torneo (Gavorrano escluso) non permette mai di sottovalutare nessuno