Avrebbe ucciso a calci una cagnolina di 6 mesi, denunciato 55enne piacentino. I fatti risalgono al 7 maggio scorso.
Quel pomeriggio l’uomo si era recato dal veterinario insieme alla compagna, in braccio Liù, meticcia di appena 6 mesi, di proprietà della donna. “L’ho trovata esanime, deve aver ingoiato un boccone avvelenato o un pezzo di vetro” aveva raccontato l’uomo ai medici.
Quasi contemporaneamente, però, i carabinieri erano stati contattati da un cittadino. Quest’ultimo aveva raccontato di aver visto un uomo, lungo la pista ciclabile di via Penitenti, che improvvisamente aveva iniziato a sferrare calci a un cane. Una testimonianza che ha convinto i militari a indagare risalendo a questo meticcio morto proprio in quei minuti e le cui lesioni risultavano in effetti sospette.
Il corpo di Liù era stato così affidato per l’autopsia all’istituto zooprofilattico di Gariga (Podenzano) e l’esame ha infine confermato la dinamica: decesso riconducibile a choc emorragico da emotorace verosimilmente di natura traumatica, una morte compatibile con le percosse e i calci descritti dal testimone.
Ora il 55enne, che nega ogni addebito sostenendo di aver trovato la cagnolina esanime, è accusato di uccisione di animale e rischia fino a due anni di carcere.