“A Cadeo nessun inceneritore, la proposta riguarda uno smaltimento green dei rifiuti”

“A Cadeo non farà la comparsa nessun inceneritore e nemmeno nessun termovalorizzatore. Si tratterebbe di uno smaltimento dei rifiuti green, il cracking molecolare, una tecnologia all’avanguardia che permetterebbe la completa decomposizione di gomma e plastica, a bassa emissione nell’atmosfera”. Parole del primo cittadino di Cadeo Marco Bricconi, investito da polemiche su social e in sede del Consiglio Comunale, prima ancora di poter presentare alla cittadinanza la proposta di intervento dell’impianto rifiuti e produzione Mps ed energia che potrebbe sorgere a Cadeo nella zona industriale, ex RDB.

Radio Sound

 

Il Consiglio Comunale, spazio di confronto non riuscito

“La ditta che ci ha contattato, essendo un soggetto privato, avrebbe potuto, in piena legittimità, procedere con la richiesta via SUAP -ha aggiunto Bricconi – ma ha preferito aprire uno spazio di confronto con l’Amministrazione e i cittadini. Oggi il Consiglio doveva essere unicamente uno spazio in cui testare il gradimento sul territorio e non il luogo in cui autorizzare la nascita dell’impianto”. In Municipio era infatti presente l’ing. Gustavo Bruno Torlasco, portavoce del progetto, che per il clima rovente del Consiglio non ha potuto prendere parola per spiegare ai presenti lo studio di prefattibilità e la proposta di intervento. “Oggi doveva prender vita una valutazione condivisa con la ditta, ma non è avvenuto”, ha aggiunto Bricconi.

 

Una riflessione condivisa per non cadere nel qualunquismo

“In seduta di Consiglio ho così proposto di sospendere l’argomento che rientrava nell’ordine del giorno. Ora attenderemo che nasca un comitato di cittadini per aprire un tavolo di confronto, alla presenza di tecnici competenti”. Troppi i commenti fatti senza alcuna competenza: “Vorrei che la gente parlasse a ragion veduta. Siamo stati accusati di non aver avvisato nessuno del progetto ma il Consiglio di oggi era lo spazio in cui veniva presentato”, ha evidenziato il sindaco di Cadeo. I passi fino ad ora fatti sono stati il contato con la ditta e la valutazione di tipo urbanistico della zona interessata, classificata zona industriale. “E’ inutile continuare a diffondere stupidaggini parlando di inceneritore o accennare alla situazione Carbonext, questo qualunquismo uccide il nostro territorio invece che farlo progredire. Solo con la piena cognizione del progetto si può prendere una decisione, contro o a favore che sia”.

 

Le opere compensative

“In tanti ci hanno chiesto cosa guadagna il Comune: anzitutto la bonifica della zona interessata, ex RDB in cui sono presenti grandi quantità di eternit, il cui smaltimento costerebbe oltre un milione di euro”. Oltre a ciò la ditta, nell’eventualità che il progetto partisse, si attiverebbe in opere compensative, tra le quali la rotatoria a Cadeo, in discussione da oltre vent’anni nei Consigli comunali.