«Conosco i candidati da Pd nel Piacentino: hanno esperienza, sanno amministrare e hanno portato a risultati concreti per il territorio. In più la nostra è una coalizione unita: rispetto ogni scelta di voto, ma l’unica alternativa al centrodestra siamo noi. A dominarlo sono le spinte populiste di Salvini che si rivolge alla pancia e alla rabbia del Paese. C’è chi agita paure. Creando le condizioni per lo scontro sociale, si rischia di raccogliere tempesta: sono terrorizzato dall’idea dell’ingovernabilità e ricordo il rischio default provocato dal centrodestra nel 2011 alla guida del Paese». Così il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, oggi impegnato in un tour elettorale della Val Nure con i portacolori del Pd alle elezioni politiche nella nostra provincia: Patrizia Calza, Paola Gazzolo, Paola De Micheli e Marco Bergonzi.
Una stoccata è arrivata anche ai grillini. «I 5 stelle non ci devono insegnare proprio niente in tema di trasparenza e costi della politica: gli ultimi scandali lo dimostrano. Il primo provvedimento che ho assunto in Regione è stato quello di tagliare di 10 milioni costi della politica. Io stesso sono oggi a Piacenza con la mia Seat Ibiza. Non certo con l’auto blu. Il Movimento continua a parlare di onestà e sobrietà. Valori di cui però non è l’unico detentore e che da soli non bastano per fare politica. Serve anche competenza: altrimenti si rischiano danni drammatici».
Intervenendo nel pomeriggio al centro culturale di San Nicolò, Bonaccini ha quindi sottolineato i dati sulla ripresa economica, in Emilia-Romagna più forte che in ogni altra Regione del Paese.
«I numeri non sono di destra né di sinistra», ha affermato. «Da quattro anni cresciamo più di tutti a livello economico in Italia: siamo la locomotiva del Paese e nel 2018 possiamo raggiungere un Pil del 2%, con una disoccupazione al 5,9%, quasi dimezzata in tre anni. Nei prossimi 3, arriveremo alla piena occupazione. Un risultato frutto delle nostre scelte, ma anche delle risorse arrivate da Roma: mai così tante, a partire dagli investimenti nell’Industria 4.0”.
Alla crescita, ha evidenziato il Presidente, serve affiancare una forte azione di contrasto alla povertà. “Il Governo ha finanziato il Reddito di inclusione e la Regione ha raddoppiato le risorse, fino a 70 milioni, con il Reddito di solidarietà. Non puntiamo a fare carità a chi ha bisogno, ma a ridare dignità alle persone. Non è dignitoso ricevere un assegno di mantenimento e restare immobili. L’aiuto economico deve servire per tornare al lavoro. Le persone hanno bisogno di questo: occupazione. E l’occupazione sarà la nostra ossessione nei prossimi anni”.