Le segnalazioni erano arrivate non solo dai residenti ma anche dal sindaco Jonathan Papamarenghi in persona. A Lugagnano, da un po’ di tempo, aveva messo le radici un gruppo dedito a traffici illeciti: movimenti strani, auto sospette, volti mai visti prima. Insomma, segnali che hanno spinto i cittadini del capoluogo della Valdarda a chiedere l’aiuto dei carabinieri della stazione di Fiorenzuola. I militari guidati dal comandante Emanuele Leuzzi hanno in poco tempo appurato la concretezza di questi timori e hanno dato il via a una serie di indagini approfondite e minuziose. Indagini lunghe proprio perché mirate a mettere la parola fine a un giro di spaccio considerato piuttosto importante. Gli investigatori hanno studiato il gruppo, i suoi ritmi e i suoi movimenti: hanno capito che i referenti piacentini di questa rete erano due ragazzi marocchini di 27 e 22 anni, con precedenti specifici, clandestini e senza fissa dimora. Periodicamente i due si recavano a Milano per rifornirsi di eroina e cocaina, poi raggiungevano Lugagnano dove incontravano materialmente i clienti. Due le zone di “mercato”, località Antognano e Palazzo di Lugagnano, la zona che i due identificavano come “Collina delle Fate” (da cui il nome dell’operazione “Winx” in onore del noto cartone animato). Da precisare che il Ristorante Collina delle Fate, situato nella zona, non è minimamente coinvolto nei fatti e assolutamente estraneo alla vicenda.
Una volta raccolte sufficienti informazioni i carabinieri hanno deciso di agire tendendo una trappola ai due nordafricani in viaggio verso la Valdarda dopo l’ultimo rifornimento a Milano. Quindici carabinieri tra Aliquota Operativa, Radiomobile e Compagnia di Fiorenzuola hanno atteso la Fiat Punto grigia degli spacciatori al sottopassaggio di Roveleto di Cadeo: una volta arrivati, i trafficanti si sono visti intrappolati nel tunnel, chiuso su entrambi i lati dalle gazzelle dei militari intervenuti in un vero e proprio blitz. Fasi estremamente concitate: i due hanno abbandonato la vettura e hanno iniziato a scappare, ma sono stati ovviamente raggiunti, bloccati e arrestati. Nell’auto una quantità impressionante di droga: 500 grammi di eroina e 100 grammi di cocaina. Inoltre la coppia aveva con sé 1900 euro in contanti e alcuni coltelli. Ora i due marocchini si trovano al carcere delle Novate.
“Siamo felici di aver ripulito Lugagnano da questo giro di spaccio, resta il fatto però che la situazione è sempre più grave. Sta tornando l’eroina, siamo quasi ai livelli degli anni ’80 – commenta il comandante Leuzzi – è ora di agire non più solo sugli spacciatori, è urgente agire sui consumatori, fare prevenzione. Teniamo presente che questi due spacciatori erano in grado di raccogliere oltre 3mila euro al giorno lordi: alla fine del mese erano in grado di portarsi a casa 70mila euro netti di guadagno. E’ un fenomeno di proporzioni enormi”.