Bilancio provinciale, Lunni: “Incertezze causate dal centrosinistra e dal governo Renzi”

“Bilancio partecipato ma in realtà non si sono ascoltati i comuni, tasse al massimo: è comprensibile ma mai piacevole”. Così Matteo Lunni ha espresso le motivazioni per cui il centrodestra ha votato contro l’approvazione del bilancio di previsione dell’ente di via Garibaldi. “La giunta di centrodestra aveva lasciato un bilancio solido i cui utili han permesso di andare avanti in questi anni difficili, i funzionari han fatto un ottimo lavoro garantendo l’ equilibrio con le poche risorse disponibili e prevedendo anche il fondo di accantonamento a titolo cautelativo, sono state attuate politiche virtuose di estinzione mutui e riduzione di spesa soprattutto di personale anche col rischio che con meno gente non si riesca a garantire la funzionalità dell’ente”.

Radio Sound

“Il bilancio sta in piedi ma è tutto molto aleatorio perché molto dipende dai trasferimenti statali e dalle alienazioni patrimoniali e se non rispetteranno le aspettative si rischia di non aver soldi per far nulla dato che la metà dei fondi per gli investimenti viene dalle alienazioni. Sui trasferimenti i tagli sono colpa dei governi di sinistra in particolare di quello di Renzi. A fronte di queste incertezze e della loro chiara origine politica il voto è stato contrario. Una nota: vedendo le partecipate in gran parte carrozzoni creati dalla sinistra ai tempi delle vacche grasse e ora in gran parte in liquidazione fa piacere sapere che dopo aver pagato tanto in passato per il futuro immediato non si pagherà più nulla”.