“Basta ecomostri” è la frase che recita lo striscione affisso nel pomeriggio del’8 giugno dai militanti di CasaPound sullo scheletro di cemento abbandonato dietro all’ipermercato “Galassia” per denunciare la trascuratezza in cui giace quello stabile mai terminato, ormai punto di ritrovo di senzatetto e tossici.
“È passato quasi un anno da quando segnalammo la presenza di questo fatiscente ammasso di cemento – denuncia in una nota CasaPound Italia – piazzato proprio in bella vista all’uscita della tangenziale sul fondo di viale Europa, e assolutamente nulla è stato fatto dal Comune per migliorare o mettere in sicurezza lo stabile abbandonato”.
“Abbiamo quindi deciso – prosegue la nota – di inscenare un blitz dimostrativo con fumogeni, bandiere e striscione per focalizzare l’attenzione sul grave problema che palazzi o strutture come questa causano, ossia aumentare il degrado di una città che già ne è sommersa. Non è possibile che in un intero anno dalla nostra ultima denuncia il Comune o gli enti preposti non abbiano fatto niente, neppure una semplice messa in sicurezza del posto, sbarrandone le entrate per evitare che continui ad essere ricettacolo di feccia”.
“È altresì sconfortante – prosegue il movimento – pensare che nella nostra città ci siano tali sprechi di spazi ed edifici, mentre molte famiglie piacentine si trovano in difficoltà abitativa, strozzate da tasse e mutui”.
“Comunque – conclude la nota – a prescindere dal periodo elettorale, che vede risorgere dai loro sepolcri i vari partiti-zombi che presto scompariranno di nuovo, Casapound a Piacenza si muove come sempre, attivamente, concretamente e stando tutto l’anno dalla parte dei cittadini.”